Tassisti verso lo sciopero
Aumento sì ma con un «ritocchino» al ribasso. È questa l'ultima proposta, che proviene stavolta dal presidente dell'Uri Taxi, Loreno Bittarelli. Ed è, ancora, bufera. Tanto che la delibera per la rimodulazione delle tariffe taxi, all'ordine dei lavori del Consiglio comunale di ieri, è stata rinviata a giovedì. L'opposizione in Campidoglio, dal Pd all'Udc passando per La Destra, ribadisce la propria contrarietà a varare l'aumento della tariffa taxi in un momento di grave difficoltà per le casse economiche della Capitale, e propone il rinvio della delibera all'autunno. Compatta dunque l'opposizione. Molto meno la maggioranza del Pdl e, soprattutto, i sindacati di categoria che confermano ancora una volta una spaccatura senza precedenti. Così, se i consiglieri Pdl De Priamo e Mannuni si sono messi a lavoro per «una riduzione dell'aumento delle tariffe», i consiglieri del Laboratorio Roma, sempre del Pdl, propongono la «via maestra», indicata già del noto «emendamento Berruti», di costituire una commissione super partes che entri nel merito delle tariffe. A spaccarsi però non è solo la maggioranza. La vera «battaglia» infatti è quella sindacale, che continua ancora con dichiarazioni e smentite, propositi e attacchi. Così se il «falco» Bittarelli propone una riduzione dell'aumento delle tariffe sulle corse brevi (la delibera prevede un rincaro da 0,92 a 1,52 euro al chilometro, per i primi 5 chilometri), dichiarando che «la maggior parte dei sindacati dei tassisti è disponibile a ridimensionare l'aumento richiesto», replicano i sindacati Ati-Taxi, Federtaxi-Cisal, Ciisa-Taxi, Legacoop-Taxi, Ugl-Taxi, Fit-Cisl Taxi, Assodemoscoop che oltre a «smantellare» la proposta di Bittarelli, «attendono fiduciosi la proclamazione dello sciopero di categoria». E sciopero sarà. La delibera per la rimodulazione delle tariffe taxi, infatti, nonostante i due giorni in più presi dai capogruppo, difficilmente verrà approvata. I numeri parlano chiaro: se va al voto l'aumento delle tariffe, così come è stato studiato, verrà bocciato.