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Riaprono ventidue sale del Museo Etrusco

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Adaprire l'esposizione di Vulci, ci sarà la statua del Centauro in nenfro (590-580 a.C.) insieme con il gruppo del Giovane su ippocampo (550-540 sec. a.C.). Due sculture celeberrime alle quali è stata aggiunta l'Anfora attica a figure rosse del Pittore di Berlino (490 a.C.) restituita dai musei americani. La Tomba del Carro di bronzo (680-670 a.C.) è invece una novità: ricomposta con una ricostruzione «al vero» insieme al suo ricco corredo, la si potrà ammirare esattamente come la trovarono gli archeologi cinquant'anni fa. E ancora, c'è la Tomba del Guerriero (520-510 a.C.) con tutte le sue armi in bronzo e un corredo di vasellame da simposio. Da Vulci a Cerveteri, con il Sarcofago degli Sposi (530-520 a.C.) che torna in mostra con una serie di nuovi ritrovamenti, tra cui il «Corredo del grande Tumulo» di San Paolo (670-630 a.C.) con i buccheri e le rare ceramiche greche che componevano il raffinato servizio da banchetto che avrebbe dovuto accompagnare il defunto nel mondo dei morti. Nella stessa sezione anche i due pezzi da novanta del museo romano: lo strepitoso cratere di Euphronios (510 a.C.) restituito dal Met di New York e la coppa di Onesimos (500-490 a.C.) con le drammatiche scene della caduta di Troia, restituita dal Getty. In mostra anche gli affreschi della Tomba del Letto funebre di Tarquinia (470-460 a.C.), esposti con un allestimento che ricostruisce nella sua forma originaria la camera funeraria. Con i lavori appena ultimati, (costati 4 milioni di euro arrivati in parte dai fondi del Lotto, in parte da quelli di Roma Capitale), sottolineano dal Museo, è arrivato quasi alla conclusione il progetto del Polo Museale Etrusco di Roma, elaborato nel 1995. A breve dovrebbe partire l'ultima tranche di lavori, finanziata con 1,5 milioni di fondi 2006-2007 di Roma Capitale, che serviranno per l'allestimento dell'edificio del Valadier a Villa Poniatowski e per l'esposizione delle antichità di Veio nelle ultime cinque sale dell'ala destra di Villa Giulia.

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