Bufera sulle nuove tariffe taxi
Slitta a lunedì la delibera sulla rimodulazione delle tariffe taxi. Un aumento, quello dei prezzi per le corse in auto bianca che non ci sarà. Non adesso. Ad annunciare lo slittamento del rincaro, l'assessore alla Mobilità Sergio Marchi: «Dopo aver avuto colloqui informali, ho registrato la disponibilità delle sigle sindacali, maggiormente rappresentative della categoria dei tassisti, a ragionare su un differimento in autunno dell'efficacia della delibera relativamente alla parte che riguarda le modifiche tariffarie». L'accordo era chiaro. I consiglieri Pdl, Aurigemma e Berruti, avrebbero preparato un emendamento alla delibera con il quale si rinviava a ottobre l'adeguamento delle tariffe, mentre la parte sulla lotta all'abusivismo e sul decoro dei taxi sarebbe stata votata ieri sera. E così, mentre il sindaco Alemanno, nel ribadire comunque la necessità di ritoccare le tariffe taxi «bloccate da diversi anni», annunciava lo studio di «una soluzione innovativa», iniziava il solito balletto dei sindacati. Il primo a diffondere una nota stampa è stato il segretario nazionale della Ciisa-Taxi, Stefano Summa: «Siamo stati i primi a chiedere che l'attuazione dell'adeguamento tariffario (parte di un pacchetto ben più ampio) slittasse all'autunno, consci della dura situazione economica». Peccato che la stessa Ciisa-Taxi firmava solo quattro giorni fa una nota in cui si contestava la proposta riportata da questo giornale del vice presidente dell'Assodemoscoop, Angelo Mele, di rinviare l'aumento in autunno e ribadiva anzi che la rimodulazione era necessaria. Un ribaltamento della situazione che si è avuta anche ieri. Dopo oltre quattro ore dall'annuncio di Marchi, i soliti sindacati, si sono «dissociati fermamente da quanto dichiarato dall'assessore e neghiamo categoricamente di aver dato alcun assenso nel differire in autunno l'adeguamento delle tariffe taxi. Riteniamo - continua la nota firmata da Ata Casartigiani, Uritaxi, Assartigiani, Claai Taxi, Uti, Confartigianato, Uil Trasporti, Cna, Fast Taxitalia, Uri - che sia giusto e sacrosanto aggiornare correttamente il salario dei lavoratori al costante aumento del costo della vita, per queste ragioni abbiamo deciso di dichiarare da subito lo stato di agitazione della categoria, riservandoci la possibilità di proclamare nei prossimi giorni un primo sciopero generale». L'ennesimo dietrofront da parte di sindacati che, ancora una volta, sembrano difendere più interessi particolari che quelli di categoria.