Via le cravatte per risparmiare energia
Per stringere la cinghia il Comune di Tivoli ha deciso di allentare le cravatte. Un nodo da sciogliere, quello delle grisaglie degli impiegati, per non farli squagliare nel sudore della calura estiva senza dover necessariamente far evaporare troppa «liquidità» comunale in bollette per condizionatori e ventilatori. «Diminuire le ore di accensione dei condizionatori, o utilizzarli a temperature più alte, è un utile sistema che permette di risparmiare in termini economici e di impatto ambientale», sostiene il neoassessore all'Ambiente Riccardo Luciani, pronto a mutuare le analoghe iniziative, all'insegna dello slogan «via la cravatta», già adottate dall'Eni e dal parlamento giapponese. «Certo, permettendo ai dipendenti comunali un abbigliamento più informale - spiega Luciani - e alleggerendo l'etichetta relativa all'abbigliamento nella stagione estiva». Uno «snodo» a metà fra la tutela dell'ambiente e quello della spesa pubblica, liberando i colletti bianchi comunali dall'elegante morsa di tessuto. «Sarebbe un piccolo accorgimento di facilie realizzazione ma di grande significato simbolico - conclude Luciani - in tempi nei quali le istituzioni sono chiamate a una maggiore austerity».