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Stipendiato chi ritorna in Romania

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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Duecento euro al mese. È questo lo stipendio che il Comune di Roma è disposto a pagare, per sei mesi, ai romeni che decidono di tornarsene a casa. La proposta l'ha presentata direttamente il sindaco Alemanno al primo ministro Emil Boc, durante l'incontro che si è tenuto ieri nell'ambito della visita ufficiale del primo cittadino in Romania. «Credo che dopo le incomprensioni di qualche anno fa - ha commentato il sindaco Alemanno - ora c'è un rapporto chiaro e trasparente tra Italia e la Romania e tra Roma e la Romania. Siamo d'accordo con il premier romeno per la tolleranza zero nei confronti della criminalità e sulla volontà di integrare tutti coloro che vogliono lavorare per evitare che queste persone rimangano intrappolate in Italia in condizioni di vita indegne». Il piano, denominato Hop (High Opportunity Program), parte dal presupposto che tra i 125.000 romeni che vivono a Roma e provincia (160.000 nel Lazio), il 3%, pari a 3.400 persone, vivono in condizioni disagiate e «il Comune di Roma dovrebbe spendere in un anno 16 milioni di euro solo per l'emergenza abitativa - ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso - dando invece un contributo di 200 euro mensili per sei mesi avremmo una spesa di 700.000 euro». Il primo passo del progetto prevede la pubblicazione di un bando per sapere dalle imprese italiane che lavorano in Romania il tipo di manodopera di cui hanno bisogno. Su queste informazioni il Comune provvederebbe alla formazione professionale dei romeni che vivono a Roma in situazioni disagiate e che vorrebbero tornare in Romania. Conclusa la formazione, chi lo desidera, potrà avere uno stipendio dall'amministrazione di 200 euro mensili per lavorare in patria. Uno stipendio di tutto rispetto, considerando che il salario medio in Romania si aggira intorno ai 300-400 euro. «In futuro - ha spiegato Alemanno - si potrebbe accedere ai fondi europei dopo aver predisposto un protocollo di intesa con il governo romeno». Un progetto ambizioso quello del sindaco che sicuramente farà discutere, soprattutto in un periodo di crisi e di richiesta di sacrifici da parte di tutti, romani in primis.

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