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Sugli autobus arrivano i tornelli

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Addio al «passaggio gratis». Sugli autobus capitolini arriva il tornello. Dopo anni di attese, studi e progetti, sta per partire la sperimentazione del «cancelletto antitruffa» sui mezzi di trasporto di superficie della Capitale, dove si registra ancora un'evasione record. Il primo tornello verrà installato a fine giugno su 12 autobus della linea che collega Roma a Ostia e, a ottobre, le sbarre anti evasione saranno montate su tutte le linee suburbane. Il primo tornello «verrà installato sulla linea 709 in servizio da e per Ostia - annuncia l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi - poi vedremo di estenderlo entro l'anno alle linee suburbane. Si tratta di un passo importante, se non decisivo, per abbattere in modo definitivo l'evasione sui titoli di viaggio e dunque una manovra che ci consente di recuperare preziose risorse da reinvestire poi nel trasporto pubblico». La sperimentazione sui 12 autobus della linea 709 partirà tra la fine di giugno e l'inizio di luglio e durerà tre mesi. «Al momento verrà installato sugli autobus a due porte, perché hanno le caratteristiche migliori sia per il controllo da parte del conducente sia per la discesa dal mezzo dei passeggeri - spiega Norberto Raponi, responsabile del servizio logistica Atac - il modello del tornello è quello già in uso dall'Atm di Milano e consente il passaggio sia con la tessera sia con il biglietto. È previsto poi un dispositivo di sicurezza che può sbloccare il "cancelletto" in caso di emergenza o di eccessivo affollamento». Tre mesi dunque per testare il sistema e poi i tornelli arriveranno su tutte le linee suburbane, vale a dire il 30% degli autobus capitolini. Una manovra, questa dei tornelli, che a costi irrisori (la spesa per la loro installazione sui 12 autobus della linea 709 è di 49.500 euro) può portare all'abbattimento totale dell'evasione. Basti pensare che nel 2007, quando i tornelli vennero installati ai varchi delle metropolitane, l'evasione del biglietto scese dal 10 allo 0,4%, con un incremento di incasso di 7 milioni di euro. Cifre che, nel caso degli autobus si moltiplicano. Gli ultimi dati disponibili parlano di circa 10 milioni di multe per chi è stato trovato senza biglietto. Per chi è stato trovato, appunto. Considerando che, nonostante l'ultima task force sia entrata in servizio la settimana scorsa, a farla franca è almeno l'80% dei passeggeri scrocconi. Resta tuttavia il problema del centro, dove a causa del flusso maggiore di passeggeri il tornello potrebbe risultare ingestibile. Per questo però si studia il ritorno del controllore fisso, almeno nelle ore di punta e sulle linee bus più affollate. Susanna Novelli

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