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I giovani che cercano l'estate tra le vie della Dolce Vita

Sfilata di vip all'Ocean Gallery

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In principio era via Veneto, la strada della Dolce Vita, la ressa fuori dai locali e la caccia al vip. Cinquant'anni dopo, l'estate del 2010 inizia qualche metro più in là, nel verde di Villa Borghese. La meglio gioventù è tutta assiepata all'ingresso dell'Ocean Blue, la discoteca en plein air che già dal nome ispira l'idea del mare e delle vacanze. Doppio ingresso presidiato da body-guards e l'ex gieffina Federica Rosatelli ad accogliere gli ospiti. Macchine che arrivano e volti noti che scendono. Quali? Valeria Marini, Luciano De Crescenzo, Vittorio Sgarbi accompagnato dalla sua Sabrina Colle, che solo dopo molte insistenze accetta di farsi fotografare col fidanzato. Non sono Richard Burton e Liz Taylor, ma sono i vip del nostro tempo. Per questo sono stati scelti per la consegna dei «Premi Villa Borghese», destinati ai personaggi che si sono distinti nel campo dello spettacolo, della moda, del cinema, della televisione e del giornalismo. A presentare la serata è il conduttore Marco Senise, che introduce gli ospiti; per misurare il successo di ciascuno di loro basta osservare la reazione della platea, giovanissima. Inizia Valeria Marini, luccicante e scollata, che proclama con entusiasmo: «Finalmente è arrivata l'estate!». Freddino l'impatto della notizia sul pubblico. Con questa oratoria, meglio farsi almeno un po' di pubblicità e annunciare l'uscita del profumo della sua linea di moda. Sulla ribalta sale quindi Luciano De Crescenzo, preoccupato per l'ora tarda. «Noi anziani dovremmo essere già a letto». Ma poi, rivolto a una valletta bionda: «Ti porterei via per sempre». La folla apprezza la sincerità. Si susseguono il calciatore Federico Macheda, il pugile Patrizio Oliva, il giornalista 3, l'attrice Eugenia Chernyshova, Maria Zaffino di «Amici». Applaudono in platea Teodoro Buontempo, l'ambasciatore Pupi D'Angieri, Marco Nardo, Mara Keplero. Quando tocca a Vittorio Sgarbi, ci si aspetta un'alluvione di eloquenza. Ma il critico d'arte taglia corto: «Facciamo presto che a questi ragazzi del mio curriculum non frega niente». Ovazione. Via Veneto è lì accanto, ma i tempi sono proprio cambiati: questo lui l'aveva già capito.

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