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Agli italiani piace la provincia di Roma

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Turistilombardi, veneti, piemontesi e siciliani preferiscono alloggiare negli alberghi di Ostia e Fiumicino, nei bed&breakfast di Tivoli e Santa Severa, nelle fattorie di Bracciano, Manziana e Cerveteri per ritemprarsi al mare o in campagna. E poi visitare la Città Eterna con calma, senza restare stritolati da traffico e caos. I visitatori che hanno soggiornato nell'hinterland romano, ad aprile sono stati sono 157.884, di cui 93.642 italiani e 64.42 stranieri. Con una crescita del 5,09 per cento rispetto all'ultimo mese. Un dato di tutto rispetto considerata la crisi economica e la propensione dei nostri connazionali a tagliare le spese per le vacanze. I dati sono stati raccolti dall'Ente bilaterale per il turismo. Ci sono poi gli esercizi complementari, tutto ciò che è differente dai tradizionali hotel e che proprio nell'hinterland svolge un ruolo strategico: le presenze registrate negli agriturismo, negli ostelli, nei bed&breakfast e nei centri termali sono state 102.232. Roma Capitale e suoi gioielli architettonici restano l'elemento principale di richiamo, ma la convenienza ad alloggiare in provincia attira sempre di più. Proprio perchè si possono coniugare le esigenze di relax e la voglia di esplorare boschi e laghi senza rinunciare alla tradizionale gita a San Pietro. Anche se gli italiani preferiscono le vacanze brevi, al massimo un week end, mentre gli stranieri si fermano almeno una settimana. Nel primo trimestre 2010 le presenze registrate nei 121 comuni della provincia sono state 833.765. Se gennaio e febbraio sono non andati troppo bene, escluse ovviamente le località di montagna che hanno fatto il pienone con gli appassionati di sci, marzo ha registrato un lieve aumento. Aprile e maggio sono tornati a risplendere. Dormire a Nettuno, Santa Marinella e Ladispoli costa sicuramente meno. Così come riposarsi nei centri benessere di Campagnano e Cerveteri, curiosare nei borghi di Castelnuovo di Porto, Trevignano e Anguillara. Fare trekking ad Arcinazzo e birwatching nell'oasi di Macchiagrande, a Fregene. Mare, lago e campagna risultano una carta vincente. Si possono praticare surf, vela, canottaggio, jogging e golf. Ma si può anche restare chiusi nei centri wellness per rilassarsi con massaggi e aromaterapia senza, però, rinunciare a Roma. Per chi arriva dalle caotiche Milano, Torino e Bologna, infilarsi nello smog della Capitale non è proprio il massimo. Soprattutto in vacanza. Chi vive nelle grandi metropoli, in vacanza cerca silenzio e tranquillità. Così come i romani in villeggiatura si rintanano nelle fattorie dell'Alto Adige, i trentini in villeggiatura sognano il Colosseo ma non sono disposti a soggiornare nello smog della Città Eterna. Gli operatori turistici dell'hinterland si sono attrezzati e stanno guadagnando terreno. Un esempio? Negli ultimi due anni hanno aperto i battenti a Fregene e Maccarese ben dodici agriturismo, un altro è nato da poco a Ostia Antica nelle campagne lungo il Tevere. Mentre Anzio pensa in grande e si prepara ad inaugurare un albergo da 108 stanze incastonato in un parco di 1.500 ettari con spa e palestre. Ci sono poi cittadine da record, come Fiumicino dove il turismo cresce a ritmi vertiginosi, il 19,21% ogni mese contro la media mensile del 9,81% di Roma e provincia. L'hinterland della Capitale può contare su 284 alberghi. Soltanto due sono a cinque stelle. La maggioranza, e cioè 175 strutture, sono a tre e quattro stelle. E proprio la categia media, con prezzi contenuti, è la preferita da chi soggiorna in provincia. Quasi la metà dei posti letto (8.633 su 19.394) si trova negli hotel a tre stelle con cucina casalinga (la preferita) e vista mozzafiato su mare, monti e laghi. Pure i piccoli alberghi a una stella, spesso incastonati in suggestivi borghi medioevali, riescono comunque ad avere l'80,99% dei letti sempre occupati. Chi l'ha detto che i turisti che soggiornano in provincia debbano per forza visitare Roma? I resti di Villa Adriana a Tivoli, gli scavi dell'antica Ostium, le chiese di Subiaco e i castelli di Torrimpietra, Polo e Santa Severa non valgono forse un viaggio!

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