Pullman turistici Regole fai-da-te
Il centro, in questi giorni, è letteralmente invaso dai pullman turistici. Non c’è divieto, stradina, sosta vietata che tenga e non importa che a Roma i parcheggi dedicati non manchino. I bestioni scorazzano in lungo e in largo per la città e il più delle volte si fermano a pochi metri di distanza dal luogo di arrivo incuranti di mettersi in doppia fila e di bloccare, capita spesso, il traffico. Ieri mattina, in un nostro giro di perlustrazione, ne abbiamo contati dodici in doppia fila tra la zona di San Pietro e il Lungotevere di fronte al Palazzaccio. E c’è anche chi si è spinto oltre riuscendo ad arrivare e a fermarsi, non si sa come e con quale permesso, a piazza Montecitorio (nella foto della pagina accanto). Un caos assoluto sotto gli occhi di tutti, vigili compresi, che in questa stagione diventa semplicemente ingestibile e in particolare nel centro storico scatena l’ira dei residenti e dei commercianti. Ecco allora che con tanto di macchina fotografica questo caos lo abbiamo immortalato. In un sabato qualsiasi nella zona di San Pietro appena passata la galleria di via Gregorio VII, ben quattro pullman sostano uno dietro l’altro per far scendere e salire i turisti in barba al divieto di sosta. Normale il traffico che si crea dietro di loro e che fa suonare i clacson delle auto all’impazzata. Ma i bestioni restano lì, due dei quali per ben due ore e cinque minuti (cronometro alla mano) a motori spenti e con quattro frecce inserite. Grave che accada in quest’area che ospita a poche centinaia di metri di distanza, precisamente a Largo Micara, un parcheggio dedicato in parte ai pullman in parte alle auto private, che resta invece, il più delle volte, desolatamente vuoto. Più facile, semmai, parcheggiare a via delle Fornaci, che però non dovrebbe ospitare i pullman bensì le auto private. Ma i problemi non finiscono certo in questa zona. Proseguendo il nostro giro non possiamo non notare che sul Lungotevere davanti al Palazzaccio alle 11 di mattina ci sono tre pullman parcheggiati in doppia fila uno dietro l’altro, uno dei quali è appena arrivato e sta facendo scendere i turisti. In quel punto la strada è stretta ed è inevitabile che le auto fatichino a passare agevolmente dovendo rallentare per superare i tre pullman in sosta vietata. Anche in questo caso contiamo il tempo di permanenza: un pullman riparte dopo una decina di minuti, l’altro dopo mezz’ora e il terzo dopo circa due ore. Ancora zona Caracalla, strada che fiancheggia l’inizio della Cristoforo Colombo in direzione Aventino. Altri tre pullman sostano in divieto e sono fermi con i motori spenti, evidentemente ad aspettare il ritorno di turisti che hanno fatto scendere. E ancora, Lungotevere della Farnesina, qui i bestioni sono due e si fermano per far scendere i turisti in doppia fila incuranti delle auto dietro di loro. Qualche automobilista visibilmente arrabbiato si accosta all’autista di uno dei due pachidermi e gli urla frasi poco gentili, ma l’autista non demorde e invece di chiedere scusa o meglio di andarsene, si mette a leggere il giornale dopo aver spento i motori e fatto scendere i passeggeri. A via de Fori Imperiali e a Colle Oppio stessa sosta in doppia fila e medesimo traffico delle auto che si crea dietro di loro. Lo scenario non cambia se si arriva nel centro storico. Non si fa fatica a notare pullman turistici che sostano a piazza Venezia. Qui la presenza dei vigili è costante, ma la cattiva abitudine di fermarsi nei pressi del Vittoriano resiste. E non c’è pace neanche la sera. Trastevere è uno dei quartieri dove è più facile notare i pullman. Venerdì scorso verso le 20 ce ne erano due fermi davanti a un ristorante di via Dandolo. In doppia fila, neanche a dirlo, e con i motori spenti. Ci sono rimasti giusto il tempo di far cenare i turisti. Alle 22, infatti, dei bestioni non c’era, più traccia.