Ostia va a letto alle 4,30

Dietro front del XIII Municipio: a Ostia si balla fino alle 4:30. Niente proroga per l'orario di chiusura delle discoteche, come aveva sancito appena due settimane fa la delibera di Giunta di via Claudio. La decisione è emersa dal vertice tra l'amministrazione, gli imprenditori balneari e commerciali e i comitati cittadini. Proprio da questi ultimi era giunta la proposta di prolungare l'apertura dei locali notturni fino alle 7, per facilitare un più sicuro e silenzioso deflusso dei giovani. Iniziativa accolta dal Municipio che però, dopo il primo caos provocato dalla movida e annesse polemiche, è tornato sui suoi passi in accordo con il gabinetto del sindaco. «Insieme a cittadini, gestori e vigili si è deciso di ristabilire gli orari del 2009 – spiega il minisindaco del XIII Giacomo Vizzani – Si apre alle 22 e si chiude alle 4,30. I titolari dei locali, inoltre, si sono già impegnati a favorire un ingresso anticipato della clientela. Abbiamo poi concordato la creazione di un tavolo tecnico permanente, che si terrà ogni lunedì mattina per valutare l'esito del fine settimana e decidere su ulteriori provvedimenti». A controllare l'inquinamento acustico, ci penseranno, fonometro alla mano, non solo i vigili urbani: il Municipio sta lavorando con l'Arpa Lazio per effettuare monitoraggi settimanali. Il 7 giugno, dall'incontro con il comandante della Municipale, Angelo Giuliani, si spera arrivino novità per i rinforzi per i vigili di Ostia. I gestori delle discoteche abbozzano, ma chiedono più attenzione per le loro proposte. Come il progetto delle aree di decompressione post-sballo presentato al Campidoglio dal Consorzio «Notte in Vita» in attesa di via libera. L'idea di base, in realtà, è un'altra: creare il famoso «spazio relax», musica soft e bottigliette d'acqua, dalle 4.30 alle 5.30, ma, visto il divieto del XIII, i locali la organizzeranno ugualmente dalle 3.30 in poi. Poi c'è il progetto delle due ambulanze, fornite dalla Croce Rossa e pagate dalle discoteche, con annessi corsi di assistenza per gestire le emergenze per abuso di alcool o droga: sull'iniziativa i gestori andranno avanti comunque, anche se dal Municipio non è giunto l'aiuto sperato. «Obbediamo ma vorremmo regole certe e non a stagione già iniziata – sottolinea Fabio Balini, titolare dello Shilling – Abbiamo i nostri problemi: gli incassi sono già inferiori al 50%».