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Rapinatori in pasticceria presi a colpi di mattarello

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Irrompono nella pasticceria per una rapina, sequestrano il gestore e due lavoranti e alla fine vengono presi a randellate. L'altra notte le cose sono andate male a due balordi romani, di 21 e 22 anni, uno di San Basilio e l'altro di Tivoli, entrambi con precedenti. Dopo la mezzanotte entrano nella pasticceria di via Collazia, a San Giovanni. Presenti il gestore e due lavoranti. Tutti e tre sono indiani. I due sono armati di pistola: è una riproduzione, un'arma giocattolo. Ma per chi non lo sa il pezzo fa paura lo stesso. I rapinatori intimano al titolare di consegnare loro l'incasso, circa 900 euro. Poi lo costringono a entrare nel laboratorio artigianale, dove si trovano anche gli altri due. Per far capire che fanno sul serio, il rapinatore armato spara un colpo in aria (ma è a salve), l'altro invece afferra un coltello che trova su un bancone e lo punta alla gola del gestore. A questo punto la razzia sembra finita. Basta chiudere gli "ostaggi" e poi, col bottino in tasca, la fuga è roba da ragazzi, nessuno si è accorto di nulla. In pochi minuti hanno "guadagnato" bei soldi. Invece le cose non vanno così. Prendono una piega del tutto inaspettata. E cioè: i tre indiani si ribellano, reagiscono come possono. Prendono i mattarelli che sono lì e cominciano a colpire rapinatori. La rapina è diventata una zuffa nella quale i due stanno avendo la peggio. Uno dei due malviventi fugge, l'altro resta in trappola. I carabinieri del Nucleo radiomobile arrivano in un lampo, avvsisati dal gestore. Il rapinatore viene arrestato, il complice viene acciuffato poco dopo, nella casa dei suoi a Tivoli. Un lavorante e un rapinatore sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni, medicati per contusioni, da mattarello.

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