L'odissea quotidiana dei bagagli smarriti
Una decina di telefoni squillano a vuoto in uffici deserti all'aeroporto di Fiumicino. Sono i numeri delle società di assistenza a cui i passeggeri che hanno perso la valigia si rivolgono disperati. C'è un po' di confusione nel mondo delle sette società di handling dello scalo romano, le aziende che si occupano, anche, della gestione dei bagagli. La ricerca kafkiana del viaggiatore di turno inizia quando, smarrito il bagaglio, si reca all'ufficio «lost&found» del Leonardo Da Vinci. Qui, a seconda della compagnia con cui si è volato, danno i riferimenti dell'handler che gestisce le valigie. Con il Pir alla mano, il Property irregularity report, rapporto di smarrimento, tocca tornare a casa, o peggio alla propria vacanza, senza valigia e attendere. E iniziano le telefonate speranzose. I recapiti si trovano, oltre che sul Pir, anche sul sito Internet di Aeroporti Di Roma, società concessionaria del Leonardo da Vinci, ma sono gli stessi, con qualche eccezione: peccato che siano sbagliati o non aggiornati. Aggiornamento che, come sottolinea Adr, «non è stato comunicato dalle aziende». Ma andiamo con ordine. Tra i sette handler dello scalo, solo due rispondono all'appello nel corso di diversi tentativi: le prime della classe sono Alitalia Airport e Globeground. Chiamare le altre cinque, Flightcare, Aviapartner, Eas, Consulta e Aviation Services, è una scommessa per il passeggero che ha perso valigia e, spesso, ha perduto anche la denuncia dello smarrimento con relativi indirizzi a cui rivolgersi. Alla Flightcare, società di handling che serve Lufhtansa, ai telefoni 06.65954252 e 06.65956777, un messaggio registrato comunica che «il numero chiamato non può essere raggiunto». Che vuol dire non si sa. A volte non risponde nessuno, a seconda degli orari. «Ho provato più volte a chiamare questi numeri ma nulla – racconta Vera C., sbarcata con il volo LH 3866 proveniente da Monaco – A un terzo indirizzo telefonico invece (lo 06.65958911) c'era una registrazione che assicurava che stavano cercando la mia valigia e basta». Squillano perennemente nel nulla invece i telefoni di Aviapartner (06.65957249 e 06.65953545). Capitolo a parte meritano le nuove arrivate Aviation Services e Consulta. La prima, che serve la low cost EasyJet, è invisibile, sui siti degli scali non esiste e ai numeri, rintracciati con difficoltà in Internet, non c'è nessuno. Mistero per Consulta: sul sito di Adr ci sono ben quattro recapiti possibili: peccato che la registrazione dichiari i numeri inesistenti. Potrebbe essere il primo segnale del prossimo caos bagagli estivo, annunciato da Assohandler, che un mese fa aveva già parlato della guerra al ribasso tra gli handler che, per accaparrarsi le compagnie aeree a prezzi concorrenziali, tagliano sul personale. Società in attesa del rinnovo del contratto con Assoaeroporti, scaduto dal 2007. «Nulla di sorprendente – spiega Walter Mancini, coordinatore nazionale dell'Unione sindacale di base, nonché uno degli 86 cassaintegrati Flightcare – Non c'è nessuno che risponde al telefono e che aggiorni numeri e siti Internet perché l'organico è ridotto. Un altro problema poi sono i mezzi utilizzati da tutti gli handler, fatiscenti e vecchi. Trattorini che si perdono le valigie in pista, bus passeggeri senza aria condizionata». «A giugno sono in programma nuovi scioperi che certo non aiuteranno a limitare il caos bagagli – dichiara Maurizio Montagna, UilTrasporti – Gli handler sono sotto organico. E senza contratto come si farà a multare le società che creano disservizi?».