Attenti al biglietto clonato
Sul sistema di trasporto pubblico della Capitale si allunga di nuovo l'ombra dei biglietti clonati. Sta accadendo in questi giorni a molti cittadini di arrivare trafelati al varco della metropolitana, inserire il ticket nella macchinetta vidimatrice e vederselo restituire accompaganto dal «bip» e dalla luce rossa che ne attestano l'invalidità. La denuncia arriva dal segretario generale della Felsa Cisl giornalai e tabaccai, Massimo Cenci. Come titolare di una tabaccheria nei pressi della stazione metro Laurentina, Cenci ha verificato personalmente che, in pochi giorni, oltre cento biglietti da lui venduti, appartenenti a una partita di duemila titoli di viaggio acquistati dal fornitore, venivano respinti da tutte le obliteratrici della vicina metropolitana. «Altri casi analoghi - afferma - sono accaduti anche alle stazioni della metro Ponte Mammolo e Arco di Travertino». Da qui la decisione di interromperne la vendita e presentare un esposto alla guardia di finanza per denunciare la possibilità che questi ticket siano stati «clonati, falsificati o trafugati e inseriti nei circuiti di distribuzione e di vendita in frode ad Atac». Le fiamme gialle stanno indagando su questi biglietti, che risultano appartenere a una serie originaria di diecimila ticket prestampati e messi in circolazione che, di fatto, potrebbero essere a rischio clonazione. Una vicenda analoga era stata denunciata, stavolta ai carabinieri, sempre da Massimo Cenci già nel 2005. In quell'occasione era stata individuata una serie di cinquantamila biglietti molti dei quali, verificati dal consulente tecnico del pm Dall'Olio, titolare delle indagini, con lo stesso numero di serie. Attualmente tutta la documentazione relativa è ancora al vaglio degli inquirenti. Ma quando la luce rossa della timbratrice si accende, il cittadino cosa fa? Il più delle volte è costretto ad acquistare un altro biglietto. Oppure sull'autobus, dove non ci sono i varchi e i controllori si vedono di rado, preferisce correre il rischio nella speranza di non essere multato (la sanzione per chi ha un ticket non valido è di 50 euro se pagata subito o 100 euro se si paga successivamente). Tutto senza farsi troppe domande. E invece dietro un semplice biglietto di carta si nasconde un sistema di stampa, distribuzione e vendita in cui potrebbero esserci delle falle. E l'uomo della strada se ne rende conto solo nel momento in cui si vede sbattere in faccia la lucina rossa.