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Task force anti-caos dell'Enac

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Nefaranno parte anche Enav, Adr, Alitalia e le società di handling. Dovrà «prevenire eventuali criticità durante l'estate, il periodo di maggior traffico, e verificare il rispetto dei tempi di riconsegna dei bagagli ai passeggeri». Trenta minuti al massimo per i voli nazionali e 45 per quelli internazionali. Nel primo quadrimestre di quest'anno soltanto l'88% delle valigie è stata riconsegnata in tempo rispetto ai valori stabiliti dalla Carta dei servizi aeroportuali. Ma, con l'aumentare del traffico, nell'ultimo mese si è scesi all'84%. Previsto anche il rafforzamento delle attività di vigilanza e sorveglianza sulla qualità dei servizi di scalo con l'arrivo di nuovi ispettori Enac. «Gli handler, pur evidenziando problematiche legate ai contratti di lavoro - scrive il direttore dell'Enac Alessio quaranta - ci hanno detto di aver pianificato l'aumento del personale e dei mezzi durante il periodo estivo. Una task force anti-caos la metteranno in campo pure Aeroporti di Roma e Alitalia. Ma perchè, nonostante le promesse, le task force e il rafforzamento del personale, ogni estate, puntualmente, il caos bagagli torna ad intrappolare Fiumicino? «Perchè in estate vanno in vacanza anche gli operai addetti al carico dei bagagli - sottolineano i sindacati - e gli stagionali «di rinforzo» non bastano a coprire organici già carenti. Senza tenere conto che occorrono mesi affinchè apprendano bene il mestiere e, quando hanno imparato davvero, il loro turno nello scalo è terminato. E poi c'è il nuovo impianto di smistamento dei bagagli in transito che sarà pronto soltanto il 15 luglio, troppo tardi». Ma quanto pagano l'handling le compagnie aeree, le destinatarie del servizio? Per caricare le valigie e imbarcare i passeggeri di un Atr 42 a Fiumicino sborsano 200 euro. Mentre per un «giro macchina» dei Boeing 777 e jumbo possono spenderne fino a 2.500 euro. Aggiungendone altri cento possono avere pure la terza scala per far salire i viaggiatori. Gli Airbus 320 e 321 pagano mille euro. I Boeing 737, i jet più usati sulle rotte europee, se la cavano con 750 euro. Le tariffe variano in base al tipo di aeromobile, alle tonnellate caricate, ai mezzi di supporto richiesti (scale, piattaforme, elevatori per i pallets, bus interpista), il check in (che può essere standard oppure dedicato), le pulizie di bordo, che le low cost le rifiutano quasi sempre per contenere le spese. Gestendo cento voli al giorno, e operando sia su velivoli grandi che piccoli, le entrate per gli handler possono raggiungere i 4,5 milioni euro al mese. Ale.Zav.

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