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Da tolleranza zero a tolleranza venticinque.

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Ivu' cumprà «buoni» indosseranno una t-shirt gialla con la quale saranno immediatamente riconoscibili, rendendo allo stesso tempo più visibili gli irregolari. E se i «cattivi» che vendono materiale contraffatto indosseranno magliette contraffatte, non potranno tuttavia falsificare il tesserino di riconoscimento che sarà in possesso dei 25 senegalesi e marocchini. Le prime t-shirt sono state già consegnate ai vincitori del bando organizzato dalla giunta di centrodestra guidata da Monica Faenzi, che finora aveva vietato qualsiasi attività commerciale. Un tentativo fallito a causa del quotidiano assalto di ambulanti che costringeva i pochi vigili in servizio ad estenuanti (e spesso vane) corse sulla sabbia per inseguire gli abusivi. «Al Comune arrivavano 280 domande all'anno e il nostro litorale non poteva accoglierle tutte - spiega Faenzi - Fino all'anno scorso abbiamo vietato l'accesso alla spiaggia a tutti i vu' cumprà, ma i vigili urbani non ce la facevano più...». Ecco allora l'idea, o meglio la pace dopo la guerra. Però sulla base di un severo numero chiuso. «Un'idea esportabile a livello nazionale, piaciuta a molti sindaci di altri Comuni che ci hanno chiamato per chiedere delucidazioni sull'ordinanza», continua Faenzi. segue alle pag. 46 e 47 con i servizi di Bianconi e Martini

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