Cortei e scioperi. Si ricomincia Traffico e pazienza a dura prova
Settimanadecisiva per le sorti del traffico capitolino. Tra il 4 e il 7 giugno infatti sono previste riunioni di sindacati e associazioni di categoria per stabilire il calendario di scioperi, e cortei, contro la Finanziaria del governo. È l'altra faccia della medaglia della manovra economica che su Roma vale doppio. Non solo meno fondi dallo Stato ma anche l'onere di dover «assorbire» le proteste nazionali. COn tanto di strade chiuse, trasporti pubblici deviati, traffico in tilt e pulizia straordiaria delle aree. Probabile dunque che questo sia l'ultimo weekend, allungato dal ponte del 2 giugno, di tranquillità per i romani. Il 5 giugno è già prevista una manifestazione nazionale Cisl, Gilda, Cobas. Poi tocca Cgil, Uil, Unicobas. Un «preludio» però dello sciopero generale del pubblico impiego indetto dalla Cgil per il 12 giugno. Ancora da formalizzare la manifestazione nazionale contro la manovra per il 25 giugno, giorno in cui è stato già annunciato lo sciopero generale del trasporto pubblico. Giornate difficili dunque che riaccendono i riflettori su uno degli aspetti più delicati che affligge la mobilità capitolina, quello di cortei, manifestazioni, celebrazioni, vertici ufficiali. Il bilancio dell'anno scorso è stato pesantissimo: 2.051 tra eventi, manifestazioni e visite. Nel particolare, secondo i dati forniti dalla Questura, la città ha ospitato in 12 mesi: 50 visite di capi di Stato (50) e 27 di primi ministri; 830 manifestazioni di natura politico-sindacale, di cui 24 cortei; 115 manifestazioni studentesche (10 cortei); 1.015 le manifestazioni varie (con 31 i cortei). Anche lo sport ha fatto poi la sua parte: 91 manifestazioni tra cui 5 gare di Champions League e 10 gare di Europa League). La media è stata altissima: sei eventi al giorno. E dopo la «pausa» elettorale e con una manvora economica nazionale che fa discutere ancora prima della sua approvazione finale, si riparte ora con cortei, sit in, manifestazioni. È forse arrivato il momento di ridare vita a quel tavolo di confronto tra istituzioni e sindacati per riscrivere quelle regole sullp svolgimento delle manifestazioni e dei cortei rimasto a metà. Sus. Nov.