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L'impresa etica e solidale è donna

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Un triangolo, un cerchio e il rosa. Sono i simboli del tour romano delle signore dell'Ibac, organizzato dalla first lady della Capitale, Isabella Rauti. Il rosa è il colore delle donne, il valore aggiunto del business perché, sostiene convinta un'elegante Rauti in vintage optical Gattinoni, «le donne possono ispirare nel mondo del lavoro una filosofia aziendale improntata all'impresa etica». Il triangolo sono le tre tappe, Caravaggio, Capucci e Bulgari, della visita delle ladies Ibac, le mogli cioè di amministratori delegati di aziende leader, italiane e internazionali, imprenditori, pubblicitari, finanzieri e possibili investitori nel Belpaese. Hanno ammirato il genio artistico del colore e della luce nelle scuderie del Quirinale; sono rimaste suggestionate nell'atelier Capucci dall'estro dell'«architetto» della moda; hanno partecipato all'incontro da Bulgari in via Condotti per la presentazione della raccolta fondi promossa dalla storica maison di gioielli per «Save the children». Accanto alla due padrone di casa, Beatrice Bulgari, moglie di Nicola e la principessa Lorenza del Liechtenstein, moglie dell'ad di Bulgari Francesco Trapani, Stefania Papa, moglie di Marco Staderini, Alakunnil Ramila Nambiar, moglie del direttore generale di Colgate Palmolive, Chiara Maria Carrara Costaguta, moglie del cofondatore della divisione italiana di Bain, società di consulenza finanziara e manageriale, Nathalie Grousset moglie del vicepresidente per l'Europa di Google, Lorenza Jona Celesia, moglie di Massimo Caputi, Ceo Fimit, Monica Lamberti Boccadoro moglie dell'ad di Santander Private Banking, Cristiana Falcone, moglie di Martin Sorrell, Wpp Gruppo di comunicazione, Rosella Camilli, moglie di Oscar Cicchetti, responsabile di Technology & Operations di Telecom. «Con il nostro impegno vogliamo attirare l'attenzione su aspetti etici e solidali dell'economia affinchè la solidarietà e la produttività possano viaggiare su un unico binario - ha spiegato Isabella Rauti - Bisogna creare circoli virtuosi per poter raggiungere mete comuni come assicurare l'educazione scolastica a tutti i bambini, proteggere la salute delle mamme e dei più piccoli, ridurre la mortalità infantile dopo il parto». L'impegno «rosa» si traduce nella collaborazione alla campagna benefica promossa dalla casa di gioielli con Save the Children che per il secondo anno vede la realizzazione di un anello d'argento a fascia da vendere sul mercato mondiale a 290 euro, di cui 50 devoluti ai progetti di sostegno alla scuola nei paesi disastrati dalle guerre. «La cosa importante - ha detto il direttore di Save the children Italia, Valerio Neri - è che siamo presenti in tutto il mondo. Siamo una Unicef privata». «Credo che per superare la crisi mondiale sia importante includere e non escludere, a partire dai paesi meno fortunati e dai giovani, che rappresentano il futuro delle loro economi». La mini vacanza romana si è conclusa con un light lunch, opera dello chef siciliano Filippo La Mantia, offerto dalla signora Rauti Alemanno presso la terrazza del Complesso del Vittoriano. Alla fine dell'incontro Isabella Rauti ha donato alle signore «come segno di amicizia», coloratissime collane provenienti dall'Africa confezionate artigianalmente nei campi profughi dell'Uganda.

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