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Da Roma Tre una cura per le buche

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Voragini e dissesti sul manto stradale

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Le buche delle strade provinciali e comunali soggetto di tesi di laurea magistrale all'Università Roma Tre. Un'altra ricerca è focalizzata sulle problematiche della via Ostiense, che nella classifica italiana delle strade maggiormente pericolose è sempre posizionata sul podio. Entrambi i lavori hanno ricevuto i Premi di laurea Carlo Benedetto, il professore dell'Ateneo scomparso prematuramente due anni fa, fondatore del Centro interuniversitario di ricerca per gli studi sulla sicurezza stradale. I riconoscimenti sono stati istituiti dalla Provincia che li ha «fatti suoi e li adotterà per modificare e migliorare la rete stradale» come ci spiega Fabrizio D'Amico del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Ateneo. Gli studi evidenziando nel grave dissesto delle stradi provinciali una delle principali cause di incidenti, vogliono dare soluzioni più durature nel tempo per la messa in sicurezza delle arterie. «Gli interventi finora proposti sono di tamponamento delle buche - prosegue l'ing. D'Amico - ma non risolvono il problema. Per cui le buche si riaprono e siamo punto e daccapo. Lo studio premiato si basa sull'uso della tecnologia Georader una strumentazione non distruttiva che applicata sotto un furgone in movimento "fotografa" gli strati della pavimentazione stradale nel profondo per una manutenzione programmata delle strade che consentirà così di ridurre buche e fessure, risparmiando anche sui costi». L'altro studio «acquisito» dalla Provincia è un progetto che analizza la viabilità dell'Ostiense e della Via del Mare e propone modifiche e miglioramenti al fine di abbattere gli alti numeri di incidenti e di mortalità.

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