Agli esami di patente col suggeritore hi-tech
Un armamentario da 007 per superare gli esami della patente di guida. Costo del raggiro: 1.500 euro. Lo hanno scoperto l'altro ieri i carabinieri dell'Eur. Denunciati per truffa il suggeritore, titolare di un'agenzia di pratiche auto a Boccea, e i due esaminandi, di 18 e 19 anni (giù bocciato tre volte), uno residente a Frascati l'altro a Roma. I candidati avevano un microfono sotto i vestiti: leggevano a voce bassa la domanda, il tizio in collegamento dentro una Smart azzurra parcheggiata davanti alla Motorizzazione sulla Laurentina ascoltava aumentando il volume del bisbiglio con un amplificatore, e poi comunicava la risposta esatta. Telefonava a due cellulari di cui i candidati erano muniti, una coppia a testa, sistemati nelle tasche dei pantaloni. La suoneria era disattivata, al momento della chiamata il telefono vibrava. Se alla domanda del quiz bisognava rispondere «vero» vibrava il cellulare nella tasca sinistra, al contrario, se la risposta era «falso», si muoveva quello nella destra. I sospetti dei militari sono cominciati circa due settimane fa, vedendo la Smart azzurra sostare nel parcheggio della Motorizzazione con una certa frequenza. S'immaginava che la ragione fosse per spaccio di droga. Quando l'altro ieri i militari hanno fermato il tizio nell'auto si sono accorti del trucco. Lui ha tentato di negare. L'amplificatore però lo ha smascherato: si è sentito un candidato leggere la domanda d'esame. A casa del truffatore i carabinieri dell'Eur hanno trovato altro materiale, ricetrasmittenti e telefonini, ma anche una sorta di schedario. Per cui le indagini non sono finite. L'idea che gli investigatori vogliono accertare è se il trucco sia stato usato anche per superare altre prove, magari concorsi pubblici. E soprattutto, in che modo gli aspiranti sono arrivati al titolare d'agenzia A Boccea.