Tribunale contro Municipio
Il Palazzo di Giustizia deve avere maggiore protezione. È necessario che il perimetro degli edifici del Tribunale sia più sorvegliato. E nessuno può impedire che questo avvenga. Non usa mezzi termini il presidente del Tribunale più grande d'Europa, Paolo De Fiore, quando spiega il suo piano per rendere blindate le aule e gli uffici giudiziari di Roma. Evitando così possibili attacchi o intrusioni. Troppe bancarelle e camion in divieto di sosta nell'area adiacente agli ingressi del Palazzo di Giustizia. Insomma, basta con il suk a piazzale Clodio e a via Lepanto. Presidente, quali sono le sue intenzioni? «Nei prossimi giorni contatterò il prefetto di Roma». Per quale motivo? «Più volte è stato richiesto al presidente del Municipio XVII di impedire che certe aree perimetrali del Tribunale vengano invase da venditori ambulanti». Si spieghi meglio. «Non si possono accettare, ad esempio, banchi di venditori di abbigliamento a due passi dagli ingressi, oppure furgoni parcheggiati in divieto di sosta, che impediscono così la visuale alle forze dell'ordine che devono controllare il Palazzo di Giustizia. E poi, chi conosce il contenuto di questi camion? Dentro ci può essere qualsiasi cosa. Così ho deciso di chiedere l'intervento del prefetto». Per quanto riguarda, invece, la sicurezza dentro il Tribunale? «Ho intenzione di creare un nuovo posto medico». Con quale compito? «Di verificare lo stato fisico dei detenuti al momento dell'arrivo in Tribunale e alla fine dell'udienza per direttissima». Per evitare un nuovo caso Cucchi? «Esatto. È necessario accertare che non accada mai nulla ai detenuti quando avviene il passaggio tra gli agenti operanti e gli agenti di custodia. Si tratta di un'ulteriore garanzia». A quali progetti ha avuto l'ok da quanto è presidente? «L'ultima soddisfazione risale a ieri (martedì ndr) quando il Tribunale ha vinto la gara della Presidenza del Consiglio per realizzare un asilo nido nelle strutture in viale Giulio Cesare per i dipendenti». E poi? «Quello di aver aperto lo sportello informativo della conciliazione». Come è riuscito a migliorare la situazione del Tribunale civile? «Abbiamo distribuito meglio i carichi di lavoro tra le varie sezioni, una pianificazione che comunque non è ancora terminata». Verranno effettuate anche opere strutturali? «Sì, dovranno essere ristrutturati i locali delle sezioni X e XI civili che si trovano nelle vecchie scuderie». C'è attenzione da parte della politica sulle questioni ancora da risolvere? «Devo ammettere che c'è una scarsa attenzione da parte dei politici». Qual è il rapporto tra il Tribunale e i giovani? «Di massima accoglienza, tanto che spesso vengono alunni delle scuole medie ad assistere a udienze per direttissima nel corso delle quali si affrontano temi come il bullismo. Ai ragazzi va insegnato il rispetto delle regole e il concetto di legalità».