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L'ufficio condono è di nuovo nel caos.

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Unavicenda complessa sulla quale, ricordiamo, sono in corso indagini da parte della magistratura. Stavolta non si tratta di burocrazia ma del rischio dei dipendenti Gemma di tornare a casa. Le motivazioni della sospensione del servizio sono infatti allarmanti: «Attesa la situazione di costante e attuale deficit finanziario causato dal mancato pagamento di qualsivoglia credito maturato dalla scrivente società - si legge nella lettera che l'Ad di Gemma spa, Roberto Liguori ha inviato a Comune e prefettura - comunico l'impossibilità da parte della società a garantire la gestione del servizio e la conseguente sospensione di ogni attività dal 3 giugno». Una misura drastica della quale chiede conto, con la proposta di indire un Consiglio comunale straordinario, la presidente del Gruppo Misto Maria Gemma Azuni (Sel). «La formalizzazione della sospensione del servizio condono da parte della Gemma spa rappresenta un ulteriore atto incomprensibile rispetto ai lavoratori che rischiano di entrare a far parte dell'esercito dei disoccupati. Tutto questo poi - prosegue Azuni - significa mancata produzione di quei servizi legati ai condoni che i cittadini attendono da anni e blocco delle entrate per il Comune». Paralisi del servizio, difficoltà per i dipendenti ma anche, come fanno sapere dall'assessorato all'Urbanistica, «il rischio di azzerare l'enorme lavoro svolto in pochissimo tempo».

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