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Ancora coltellate sotto i portici dell'ex Air Terminal in piazza XII Ottobre 1492 all'Ostiense

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Mastavolta le violenze che vanno avanti da mesi, giorno e notte, sotto la costruzione dei Mondiali '90 trasformata in dormitorio, sono sfociate in omicidio. Come temevano i residenti. Un lituano di 51 anni senza fissa dimora, V.S., è morto dissanguato, ieri all'alba, col torace e le braccia martoriati di fendenti, forse dopo una lite per un giaciglio di fortuna. Quello che i romani temevano è accaduto. «Prima o poi ci scappa il morto, e speriamo non tocchi a noi» avevano detto i residenti. Profeti inascoltati, costretti a convivere con gli accampamenti nella via intitolata alla scoperta dell'America e la tendopoli degli afgani su via Palos. Il Tempo li aveva ascoltati all'indomani della maxi rissa del 23 aprile, tra due bande di afgani, che si erano affrontate coi coltelli in pugno, forse per spartirsi i proventi di un giro di droga, ipotesi investigativa al vaglio dei carabinieri della Compagnia Eur. E proprio quel pomeriggio il fotografo aveva immortalato un'altra rissa in diretta. Il bagno di sangue di ieri invece forse a causa di un un cartone conteso per trascorrere la notte al riparo della cattedrale nel deserto che attende una riqualificazione. I carabinieri del Nucleo operativo di via In Selci però non escludono neanche altre ipotesi. I militari hanno ascoltato diverse persone, in gran parte senza fissa dimora, ma nessuna delle testimonianze raccolte finora sono considerate più attendibili di altre. C'è chi avrebbe visto la vittima litigare con un uomo. «Auspico che le autorità competenti facciano piena luce sulle cause di questo gesto criminale e delittuoso» ha detto l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma Sveva Belviso. Il cittadino lituano era seguito dagli operatori della Sala Operativa Sociale e ospitato in una struttura di accoglienza dell'Amministrazione capitolina ma, circa un mese fa, senza alcun preavviso, aveva abbandonato la struttura e rifiutato i successivi tentativi di aiuto. «Per poter venire incontro a tutte quelle fragilità nascoste, presenti in città, rivolgo ancora una volta - conclude Belviso - un appello ai cromani affinchè segnalino al numero verde della Sala Operativa Sociale, 800.44.00.22 casi di persone in difficoltà e in abbandono».

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