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Nuove piste ciclabili Mille chilometri in più

In arrivo nuove piste ciclabili nella Capitale

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Oggi i romani possono pedalare su 225 chilometri di piste ciclabili (110 su strada e 115 nel verde).Troppo pochi in una città che si estende su 1.285 km quadrati. È per questo motivo che il Comune ha intenzione di arrivare a 1.210 km di ciclabili entro dieci anni. Un progetto in tre tappe (2011-2013, 2014-2016, 2017-2020) in grado di mettere Roma alla pari delle grandi capitali europee. Per capire quanto siamo ancora indietro basta confrontare l'utilizzo della bicicletta a Berlino (10% degli spostamenti) e a Milano (5%) con quello a Roma (0,4%). I principali percorsi esistenti dovranno essere collegati alla rete ciclabile. Attualmente l'itinerario sul Tevere è quello più frequentato. È lungo 34,5 km e va da Castal Giubileo fino alla Magliana. Più corta, ma immersa nel verde, è la pista che unisce il Tevere all'Aniene, lunga 5,5 km, da piazza Cardinal Consalvi a Villa Ada. Il percorso ciclabile dell'Aniene, invece, permette di pedalare da Villa Ada a Ponte Nomentano, ed è il naturale prolungamento del tratto precedente. Infine, ci sono i 2,6 km da Ponte Risorgimento a Villa Ada che attraversano Villa Borghese. Particolarmente «pedalata» anche la dorsale Togliatti da via Guelfi a Ponte Mammolo. Il piano del Campidoglio ha come fulcro i cosiddetti «corridoi ciclabili», i collegamenti fondamentali che dalle consolari portano al centro. Le tratte principali riguardano: Giustiniana-Aurelia, Parco di Veio-Corso Francia, Tangenziale nord-est, Nomentano, Prenestina-Casilina, Roma-Sud, Tuscolano, Tangenziale interna, Eur-Marconi, Ostiense, Colombo, Magliana-Porta Pia, Litoranea e Tangenziale esterna. Ci sono poi i «corridei verdi»: Fosso della Galeria, Tenuta dei Massimi, Fosso dell'Olgiata, Fosso di Pratolungo, Aniene, Fosso di Vallerano, Fosso di Malafede, Collettore Litorale romano e Collettore ostiense. Per raggiungere l'obiettivo sono stati stanziati 43 milioni. «È un piano che Roma non ha mai avuto - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo - Vogliamo far sì che l'uso della bicicletta non sia relegato solo alla domenica ma diventi una tendenza del quotidiano». Il sindaco Alemanno sa che si tratta di «una sfida forte in una città complessa, ed è per questo che dobbiamo creare un sistema compiuto in sinergia col ministero dell'Ambiente». Per la prima tranche verranno spesi 20 milioni. Entro il 2013 dovrà essere chiuso il primo anello intorno al centro. La cosiddetta Tangenziale esterna che collegherà la Togliatti a Ponte Milvio, Ponte Nomentano a Ponte Mammolo e la Magliana alla Colombo. Saranno costruiti 2.700 parcheggi per le scuole e gli atenei (in media 20 posti per bici ogni istituto). Non poteva mancare neanche il bike sharing con la costruzione di 230 stazioni per il noleggio. Per chi ama la comodità, invece, sarà attivato un servizio di risciò nel centro storico. Nella seconda fase, dal 2014 al 2017, verrà completato il collegamento tra le piste esistenti creando una «rete ciclabile» di 350 chilometri con uno stanziamento di altri 23 milioni. Ancora da definire, invece, l'ultima fase del piano. Quella che dovrà portare Roma alle Olimpiadi del 2020. Il finanziamento di quest'ultima tranche passerà attraverso i fondi regionali e ministeriali e l'utilizzo di una parte delle somme incassate dalle multe.

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