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Rischio scomparsa nei piccoli Comuni

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«NelLazio è già stata definita la riduzione di ben 1.830 docenti, con il serio rischio di chiusura di plessi scolastici, soprattutto nelle aree dei borghi al di sotto dei cinquemila abitanti. Un rischio che va scongiurato», dice Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che ha già scritto una lettera-appello all'assessore regionale all'Istruzione e al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per cercare di contenere il più possibile i temuti tagli di «590 classi nella scuola primaria (da 20.266 a 19.676) e di 212 nella scuola media (da 12.441 a 12.229)». Quest'ultima sforbiciata rischia di far chiudere del tutto tre scuole medie nei Comuni di Riofreddo, Roviano e Sambuci, dove la campanella della prossima fine delle lezioni potrebbe essere l'ultima e rimanere solo un lontano ricordo. La Comunità montana dell'Aniene ha subito riunito un vertice dei sindaci dei 31 Comuni (i due terzi dei quali sono stati indicati a rischio-estinzione a causa del progressivo spopolamento). «Si cercherà una valida soluzione affinché le scuole non vengano chiuse – dice Luciano Romanzi, presidente della Comunità montana – si può creare un'organizzazione basata su ambiti territoriali, per garantire una giusta unità del sistema scuola, e ci si aspetta il supporto di insegnanti e dirigenti. Chiudere la scuola a Roviano o Riofreddo significa annullare un paese, depauperare una società, non permettere ai ragazzi di vivere serenamente la vita scolastica e, ancor di più, perdere le radici del proprio paese». Nella Valle dell'Aniene il numero complessivo delle scuole è diminuito del 40% negli ultimi 30 anni (da 107 del 1980 alle 64 attuali) e i piccoli Comuni si sono sempre mobilitati in difesa di quegli ultimi avamposti istituzionali, come a Gerano, dove nel 1998 madri e padri occuparono l'istituto comprensivo «Silvio Pellico» per evitarne la chiusura. «Una situazione che va fronteggiata fin da subito, per recuperare e riorganizzare al meglio la vita scolastica dei ragazzi della Valle dell'Aniene – commenta Dario Ronchetti, sindaco di Sambuci – perdere anche una sola scuola è come chiudere le porte alla vitalità di un paese».

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