Passeggiatrici solitarie, basta scuderie
Sono in mezzo a noi, sono tornate, sono le «lucciole» romane. Per un po' si sono nascoste, spostate in periferia, ma adesso stanno pian piano ripopolando marciapiedi e piazze della città. Girando fra i luoghi della prostituzione si ha l'impressione che si sia allentato quel cordone di controlli che è iniziato con la famosa ordinanza del sindaco. Da sud a nord, da un capo all'altro del Raccordo, il ritorno è generalizzato. Come sull'Ardeatina, appena dentro il Gra, alcune ragazze sono ferme di notte davanti l'ingresso di un concessionario di veicoli industriali. Auto che si fermano, alcune fanno pericolose inversioni a «U», gambe, minigonne, borsette e visi molto giovani vengono illuminati alternativamente dai fari di mezzi in transito per poi essere di nuovo inghiottiti dal buio. Altre ragazze, nigeriane, ripopolano i bordi di via di Torricola. Le bellezze nere sembravano scomparse, invece eccole lì, incuranti dell'umidità, frutto delle piogge dei giorni scorsi, alcune già infilate in auto parcheggiate su viottoli e campi di questa strada buia e solitaria fra Ardeatina e Appia Nuova. Il punto più frequentato è fra vicolo di Torricola Vecchia e via della Stazione di Torricola. Altra zona di gran ritorno, anche se in forma più timida, è fra il laghetto dell'Eur, viale Egeo e piazzale dell'Agricoltura. Ma non si vedono in giro le nonne-prostitute, donne ben avanti in età che popolavano il lato ovest del laghetto, non lontano dalla gelateria Giolitti. Sempre presente lo storico camper del travestito che «batte» la zona con un buon successo di clienti. Tradizionale la prostituzione sulla via Cristoforo Colombo che, insieme alla Palmiro Togliatti, passa fra le strade romane con il più insistente mercato del sesso. Sempre giovani e giovanissime ragazze, tutte dell'est europeo, il più delle volte in attesa davanti ai rifornimenti di benzina, primi fra tutti quelli più vicini a piazza dei Navigatori e a largo Fochetti, illuminate dalle luci delle compagnie petrolifere. Senza dimenticare le altre ragazze che, favorite da una pessima illuminazione stradale, attendono i clienti su viale Marconi a ridosso dell'intersezione con la Colombo. Rifanno capolino altre prostitute sulla Palmiro Togliatti ed è molto gettonato il parco all'incrocio con viale dei Romanisti, nonostante un paio di incursioni da parte di poliziotti in borghese durante le ultime due settimane. Il gioco è semplice e garantisce una certa privacy rispetto alla «curiosità» delle forze dell'Ordine. L'area verde è circondata da alte siepi, impossibile vedere cosa accade fra panchine e giochi per bambini. Ma la tradizione di viale Togliatti sembra non essere stata scalfita neppure sul fronte dell'offerta transessuale, arricchitasi, semmai, nell'ultimo mese. Proprio lì dove rimane una traccia evidente della civiltà romana grazie a un antico acquedotto che scavalca il viale, coloro che una volta erano uomini fanno man bassa di clienti. Facile consumare un rapporto a pagamento da cinque minuti, basta avviarsi lungo strade secondarie prendendo via degli Olmi per trovare cortili abbandonati, piccoli vicoli lerci e solitari, aree verdi asfittiche ma degne per fare da alcova. Si ritorna alle donne verso la Prenestina. Anche se parecchie giovani, alcune apparentemente minorenni, si sono spostate in posizione più defilata sulla salita che porta al deposito Atac. Ancora transessuali su piazzale Pino Pascali, un gran ritorno anche questo, evidentemente per una minore presenza dei carabinieri che qui pattugliavano più spesso. Questo è un altro punto di Roma dove l'offerta del sesso a pagamento non conosce limiti d'orario, con una netta prevalenza di ragazze dalla mattina fino all'imbrunire; transessuali durante la notte, ma difficilmente lungo la Togliatti. E il feudo trans si allarga ad aree non lontane da qui, come su via Longoni, zona Tor Sapienza. Ma fa particolarmente impressione veder riprendere forza alla prostituzione su Salaria e via dei Prati Fiscali con gruppi di giovanissime, anche di cinque elementi. Si è ancora ben lontani dai tempi in cui si potevano vedere, durante tutta la giornata, intere scuderie di venti o più ragazze. Adesso l'offerta di sesso mercenario rimane comunque a qualsiasi ora, ma le prostitute preferiscono stare da sole per dare meno nell'occhio.