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Da oltre due anni senza lavoro Abbandonati i giostrai Luneur

La protesta per il lunapark dell'Eur

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Si sono dati appuntamento di fronte alla sede di Eur Spa e hanno fatto sentire la loro voce: da due anni e mezzo un'ottantina di famiglie proprietarie di stand e giostre all'interno del Luneur non lavorano perché la struttura ha chiuso i battenti dopo una serie di vicende riguardanti la concessione dell'area, in attesa, questa la versione fornita ieri dall'ad di Eur Spa Riccardo Mancini, «della Dia richiesta al Municipio per avviare i lavori di messa in sicurezza degli impianti». Ma gli operatori ed esercenti che hanno preso parte alla manifestazione di protesta, raccontano la loro versione dei fatti. «Da quando il bando di gara è stato assegnato nel 2007 a Cinecittà Entertainment – spiega Remigio Cona, presidente dell'associazione esercenti spettacolo viaggianti – non sappiamo che fine farà il Luneur e soprattutto quale destino attende queste famiglie che da più di due anni sono senza lavoro. Il bando prevedeva la ricollocazione degli operatori e dei lavoratori, ma ad oggi questo non è avvenuto». In realtà, attraverso un accordo con la Cgil e una cooperativa, di recente l'Eur Spa ha assorbito alcuni lavoratori, per l'esattezza 16, che si occupano della manutenzione del verde dell'Eur, con contratti a tempo. Le storie tuttavia raccontate di chi è sceso in piazza non lasciano indifferenti. Anna Di Francesco ha gestito per 30 anni uno stand dedicato ai più piccoli insieme al marito. Ha tre figli e tanta voglia di capire: «Voglio essere risarcita di questi due anni e mezzo senza lavoro, piango tutte le notti insieme a mio marito e ho mandato un centinaio di lettere a tutti i politici di destra e di sinistra. Nessuno si è mai degnato di rispondermi». Aldo, 45 anni all'interno del Luneur e 60 anni di età, da quando non gestisce più le sue tre attrattive si arrangia a fare qualche lavoretto per arrivare a fine mese. Manuela, 47 anni nel Luna Park con altri due stand, si sente tradita e non ha la forza di parlare perché, dice «mi hanno tolto tutto». Alla loro protesta si sono uniti Pasquale Calzetta, presidente del XII municipio, l'esponente del Pd del municipio Vincenzo Vecchio, Michele Baldi leader del Movimento per Roma, il consigliere regionale Enzo Foschi. Chiamato direttamente in causa dagli operatori l'amministratore delegato di Eur Spa non ha tardato a rispondere rigettando tutte le accuse al mittente: «Ribadiamo che Eur Spa ha tutelato i lavoratori e le loro famiglie per garantire l'occupazione dei dipendenti dei vecchi operatori del Parco, che non avevano accesso alla mobilità. Ben altra cosa – ha aggiunto Mancini - sono i proprietari delle attrazioni, rispetto ai quali abbiamo dovuto intraprendere un'azione legale, a causa di una perdurante occupazione indebita».

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