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Uno spettro s'aggira nelle scuole primarie della Capitale.

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Eccoperchè genitori e docenti (che normalmente sono organizzati in comitati, coordinamenti e sono costantemente connessi tra loro attraverso facebook, forum ecc) hanno già cominciato a far la voce grossa: giù le mani, cara Gelmini, il tempo pieno non si tocca. L'ultima protesta è quella dell'Istituto comprensivo via dell'Archeologia a Tor Bella Monaca. Lì sono state richieste sei classi prime (quelle già avviate, per legge, non possono essere toccate) a tempo pieno e invece ne sarebbero state assegnate cinque a tempo pieno e una a 27 ore. I genitori hanno votato per un presidio-occupazione di «almeno tre giorni» che dovrebbe svolgersi al termine delle lezioni, cioè dopo le 16.30. Per discutere, ovviamente, il da farsi ma anche per confrontarsi con «forze politiche e sociali del territorio» che sono state invitate. Per i genitori, quelli a cui, per ora, l'inserimento in una classe a 40 ore non è stato garantito, il tempo pieno è fondamentale «in un quartiere come Tor Bella Monaca in cui per molti l'alternativa alla scuola è la strada». S'è intanto costituita, in città, una Rete permanente di genitori in lotta. Il ministero sostiene, però, che il prossimo anno le classi a tempo pieno aumenteranno, addirittura 782 in più in tutt'Italia. E che queste sono tutte polemiche strumentali. Chi avrà ragione? Per saperlo aspettiamo almeno che l'anno scolastico sia finito.

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