Tevere sorvegliato speciale
{{IMG_SX}}Nulla da temere dal biondo Tevere e dall'Aniene. Ma la Protezione Civile tiene alta la guardia. La piena attesa per oggi non è paragonabile a quella che tenne i romani con il fiato sospeso nell'inverno del 2008. Tra oggi e domani, tra l'altro, la pioggia dovrebbe dare una tregua. Le nubi torneranno ad ingrigire i cieli del centro Italia a partire da mercoledì. I fiumi avranno dunque due giorni per smaltire la pioggia del fine settimana prima di tornare a gonfiarsi. La piena che ci si aspetta per oggi sarà nei limiti dei 10 metri, soglia di guardia, che su per giù corrispondono al livello della banchina. Quella di due anni fà fu di 12,5: uno spettacolo che romani e turisti affacciati ai muraglioni non mancarono di immoratalare con video e foto. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha comunque riunito l'unità di crisi nella sede del dipartimento a Roma per un monitoraggio straordinario delle sponde e dei barconi. Tra gli interventi disposti dal direttore capitolino della Protezione civile Tommaso Profeta la verifica degli ancoraggi e l'eventuale presenza di accampamenti abusivi lungo gli argini dei due fiumi. Proprio Bertolaso, dopo la piena del 2008, destinò 10 milioni di euro del ministero dell'Interno alla bonifica e alla messa in sicurezza delle sponde del Tevere. «I soldi sono stati spesi - conferma il coordinatore dell'Ardis per la vigilanza del territorio Carlo De Santis - Si è proceduto alla pulizia e all'abbattimento delle piante nate spontaneamente lungo gli argini. Le piante costituiscono un pericolo reale. La piena le trascine via ammassandole contro i ponti dove formano dighe naturali che possono ostacolare il flusso dell'acqua e far salire di colpo il livello». «Sono ancora in corso - spiega De santis - i lavori di bonifica dell'Aniene da parte dei vigili del fuoco, anche se desta più preoccupazione il Tevere dell'Aniene. I lavori dovrebbero essere comunque ultimati entro l'anno». Da ieri sera squadre di volontari stazionano nei pressi di Ponte Salario, Corcolle e Lunghezza sul fronte dell'Aniene, mentre altri gruppi sono già all'opera lungo gli argini del Tevere, a partire dalle aree più critiche di Ponte Milvio e Ripetta. Sorvegliata speciale anche la foce. La marea potrebbe impedire il normale deflusso delle acque.