Il papà di Sara si sfoga su facebook

VENTOTENE - «Testimonianza e riflessioni si un cittadino/padre nel dolore e nella rabbia». È così che il padre di Sara Panuccio, una delle due ragazze di Roma morte a Ventotene lo scorso 20 aprile, schiacciata in spiaggia da sassi di tufo staccatisi da Cala Rossano, mentre era in gita scolastica, ha intitolato il suo intervento su facebook. Lo ha fatto ieri, un giorno particolare: il 16 maggio, infatti, la sua Sara avrebbe compiuto 14 anni. «Questa è la mia testimonianza, che spero sia intesa come cittadino comune ancor prima che come padre e non rivolta ad interessi personali». Panuccio racconta i terribili momenti di quel 20 aprile, da quando ha ricevuto la notizia fino all'arrivo a Ventotene. Quindi tutti i dubbi sulle condizioni di sicurezza di quel pezzo di spiaggia. «Oggi io domando che siano accertate le eventuali responsabilità o negligenze in relazione alla scomparsa di Sara e Francesca. Ho sentito usare da molti media la parola tragica fatalità e questo mi indigna come cittadino oltre che come padre di Sara. La fatalità sta solo nei nomi e nel numero delle vittime, fosse successo in una domenica estiva sarebbe stata una strage». Uno sfogo amaro e doloroso.