Bianchini, è il giorno del pm

È arrivato il giorno dell'accusa. Il presunto stupratore seriale Luca Bianchini dovrà ascoltare le richieste del pm Antonella Nespola che indaga sui casi di donne violentate nei garage della Capitale tra la Bufalotta e l'Ardeatino. Al termine dell'udienza di oggi, infatti, il magistrato farà la sua requisitoria, ricostruendo la vicenda che ha fatto finire in carcere l'ex coordinatore Pd del Torrino, per poi fare le sue richieste ai giudici. Bianchini, comunque, fin dal primo giorno, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'inchiesta, tanto da aver chiesto di poter ripetere l'esame del Dna. Richiesta respinta però dalla Corte, che nel fascicolo ha già i risultati dei precedenti esami biologici che lo incastrerebbero. L'imputato è accusato di aver stuprato tre donne tra aprile e luglio dello scorso anno, sempre in garage condominiali. Nel corso dell'ultima udienza è stato interrogato e i giudici gli hanno chiesto chiarimenti su una cartina stradale che gli è stata sequestrata. Sulla mappa della città erano segnati diversi punti della Capitale che coincidevano con i luoghi delle aggressioni. Bianchini ha risposto sostenendo che era preoccupato per la sua fidanzata e che quindi le aveva detto di evitare quelle zone. Sempre davanti ai giudici si è seduta anche la ragazza di Bianchini, che ha affermato di non aver mai sospettato nulla e che Bianchini giustificava le sue ripetute assenze serali perché impegnato nell'attività politica con il Partito democratico. Oggi, comunque, il pm farà le sue conclusione e tra due giorni sarà invece il giorno della difesa e infine la Corte si riunità in camera di consiglio per emettere una sentenza.