Addio scale, sagrati a prova di disabili
Sarà per distrazione o per superficialità ma mai prima d'ora il Campidoglio si era occupato del diritto per un disabile di trovare conforto in una preghiera nelle chiese, soprattutto del centro storico. Per questo la proposta di delibera del presidente della commissione capitolina alle Politiche sociali, Giordano Tredicine, sa molto più di una notizia. La delibera propone infatti un contributo di un milione di euro in favore delle parrocchie romane per l'eliminazione delle barriere architettoniche. «Mi sono reso conto di questa difficoltà personalmente - spiega Tredicine - quando assitendo ad una comunione due persone con disabilità non sono potute entrare in chiesa a causa delle barriere architettoniche e rinunciare così a partecipare alla cerimonia. Da qui ho preso contatti con il vicariato e dopo contatti e confronti sono già duecento le parrocchie che hanno manifestato problemi di accessibilità per i disabili». Così è nata la prima delibera comunale per garantire il diritto alla pratica della propria fede religiosa alle persone diversamente abili. «I problemi maggiori si riscontrano ovviamente in centro storico - continua il presidente della commissione alle Politiche sociali - dove si accede alle chiese soltanto tramite scale, quando basterebbe a volte un corrimano per garantire l'ingresso anche a chi ha problemi motori. Una difficoltà questa che riguarda non solo i residenti ma anche i turisti». La proposta di delibera prevede dunque di stanziare per il 2011 un contributo complessivo di un milione di euro in favore delle parrocchie che inoltrino richiesta per un rimborso massimo di cinquemila euro a parrocchia, che verrà erogato dopo l'esecuzione dei lavori per l'abattimento delle barriere architettoniche e dietro presentazione di fattura quietanziata. «La delibera è stata approvata dalla mia commissione - continua Tredicine - adesso passerà al vaglio della commissione bilancio e poi all'esame finale del Consiglio comunale che spero possa avvenire contestualmente al bilancio e quindi prima della pausa estiva. Se approvata procederemo poi alla stesura e alla pubblicazione del bando per la richiesta dei contributi». Un contributo, questo, che potrà forse sembrare «curioso» ma che, a rifletterci bene, rappresenta un tassello di civiltà ben più grande del valore minuto di cinquemila euro a parrocchia.