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Vincono e finiscono in gattabuia

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Al Forlanini finto paziente sottrae il cellulare all'infermiera con la scusa d'un prelievo

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Echi cerca di incassare i premi della lotteria con i biglietti fortunati trafugati ad un barista distratto. I criminali pasticcioni non mancano. Mossi da furbizia inesistente, banali e sempliciotti nel concepire il «colpo della giornata», questi ladruncoli si muovono a proprio agio nei luoghi affollati. Negli ospedali così come nei bar. E proprio in un ospedale, il Forlanini, è avvenuto il singolarissimo furto messo a segno da un artigiano quarantasettenne di origini calabresi pregiudicato. Con la scusa di dover fare l'analisi del sangue, è entrato negli ambulatori dove si effettuano i prelievi. Affollatissimi la mattina. E quando ha visto un'infermiera poggiare su una mensola il telefono cellulare fermandosi a chiacchierare con le colleghe, è passato all'azione. Ha preso il telefono e ha cercato di allontanarsi, nascondendosi tra i pazienti. Un vigilante dell'Italpol lo ha visto e lo ha fermato. Sono stati così chiamati i carabinieri. I militari della stazione di Roma Monteverde Nuovo hanno arrestato il «topo d'ospedale» che, a quanto pare, non è nuovo a questo tipo di episodi. Ora è accusato di furto aggravato e verrà processato con rito direttissimo. Davanti al giudice finiranno anche i ladri sfortunati che la fortuna avevano tentato rubando quaranta biglietti della lotteria istantanea «Gratta e Vinci». Due immigrati georgiani di 26 e 40 anni e un bulgaro trentacinquenne, tutti senza fissa dimora con precedenti penali, che adesso dovranno rispondere di furto aggravato. Il terzetto è stato bloccato dai carabinieri in un bar a Montelibretti, paesino infilzato sulla Salaria a due passi da Roma dove avevano appena riscosso le vincite del «Gratta e vinci». Dopo un inseguimento durato ore e partito a Monterotondo. Proprio qui, in un bar-tabaccheria, gli stranieri erano riusciti a rubare due interi blocchetti di Gratta e Vinci da 5 e 10 euro. Per poi fuggire a bordo di un'utilitaria sulla Salaria, in direzione di Rieti. Grazie all'identikit fornito dal titolare dell'esercizio, sono subito iniziate le ricerche dei ladruncoli che voleva sedurre la Dea Fortuna. E che, invece, sono finiti nella braccia dei carabinieri. Che, controllando a tappeto tutti i bar lungo via Salaria, sono arrivati a Montelibretti. Aspettando che i fuggitivi tentassero di riscuotere i biglietti vincenti tra quelli rubati dopo aver grattato, appunto, le caselle coperte dalla vernice argentata. A Montelibretti è giunto pure il gruppetto di ladruncoli, doppiamente sfortunati perchè è riuscito ad incassare le vincite (1.400 euro) ma è finito in manette dopo neppure un minuto: mentre usciva dal bar con il denaro riscosso, sono entrati gli investigatori. Inutile il tentativo di fuga. L'arresto ha messo fine ai sogni di gloria del terzetto, che aveva progettato, pare, una vacanza con i soldi illecitamente sottratti all'Erario.

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