La cultura fa le ore piccole

diGabriele Antonucci La pioggia non ha fermato, ieri sera, la fame di cultura dei tanti romani e turisti che hanno affollato le mostre e i numerosi eventi gratuiti della Notte dei Musei. I musei del circuito capitolino sono stati presi d'assalto fin dalle 20 ma, nonostante le prevedibili code, tutto si è svolto in maniera ordinata, grazie al lavoro degli addetti alla sicurezza. La Notte dei Musei, giunta alla sua seconda edizione, è l'appuntamento più importante della nuova politica culturale del Comune, che propone alcune «notti bianche» tematiche nel corso dell'anno, sfruttando un patrimonio artistico unico al mondo. Obiettivo raggiunto, a giudicare dal numero e dall'eterogeneità del pubblico accorso. Alle 22.30 erano già 50.000 i biglietti gratuiti staccati nei musei, un numero superiore alle aspettative, viste le condizioni meteo. La mostra più visitata è stata quella su «Caravaggio» alla Scuderie del Qurinale, insieme a «L'età della conquista - Il fascino dell'Arte Greca a Roma» ai Musei Capitolini, «La natura secondo De Chirico» al Palazzo delle Esposizioni, «Edward Hopper» alla Fondazione Roma Museo, «Giacomo Favretto» al Chiostro del Bramante e a quella su Fabrizio De Andrè all'Ara Pacis. Di grande suggestione, tra i concerti in cartellone, il progetto di audio arte «Gnam Rethink» alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, con composizioni del pianista Francesco Cerasi, e le colonne sonore eseguite dal maestro Stelvio Cipriani all'Ara Pacis, «colorata» da una sofisticata tecnologia virtuale. Ai Musei Capitolini il tango sofisticato di Javier Girotto e Gianni Iorio ha celebrato i duecento anni dell'Argentina con «Escenas argentinas». Qui il sindaco Gianni Alemanno ha incontrato i giornalisti, dichiarandosi «soddisfatto per il trend positivo, speriamo di superare i 150.000 spettatori dello scorso anno. La Notte dei Musei si conferma una scelta giusta e promettente, è un'alternativa al vagare nei centri commerciali e nei contenitori consumistici». Molto seguite anche le esibizioni del Gegè Telesforo Quintet alla Centrale Montemartini, di Roberto Gatto ai Villa Torlonia, di Saba Anglara al Museo Carlo Bilotti, dell'Orchestra Sinfonica di Roma alla Casa dell'Architettura, del «Concerto trio» del Teatro dell'Opera di Roma. Tra le novità più apprezzate di questa «Notte dei Musei» spiccano le visite guidate alla Corte di Cassazione, alla Camera e al Senato, segno che l'ondata di antipolitica non ha fatto perdere interesse ai cittadini verso i luoghi dove si prendono le più importanti decisioni nazionali. Anche le Biblioteche di Roma hanno partecipato alla manifestazione, con l'apertura straordinaria dell'Archivio storico della Biblioteca Romana Sarti e con lo spettacolo «L'arte come slancio di libertà» di Emanuele Merlino alla Biblioteca Enzo Tortora, dove Marco Prosperini e Maria Scorza hanno recitato brani di Brasillach, Von Solomon e Sands. Alle due è calato il sipario sulla seconda edizione della Notte dei Musei, con il pubblico soddisfatto di aver vissuto una serata all'insegna dell'arte e dell'intrattenimento di qualità.