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In Provincia situazione drammatica

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Stradesconnesse, senza marciapiedi o privi di rampe d'accesso e corrimano. Pendenze o intralci anche piccoli, ma insormontabili per chi ha difficoltà motorie o è costretto su una carrozzina. Per questo, il Comitato per l'abbattimento delle barriere architettoniche della Provincia di Roma ha realizzato una sorta di foto-denuncia per documentare gli ulteriori handicap inflitti ai diversamente abili. Una «battaglia in difesa dei cittadini meno fortunati che si trovano in situazioni di disagio motorio, affinché abbiano accesso alle stesse strutture e luoghi di coloro che sono in grado di muoversi liberamente», dice la presidente provinciale del Caba, Rita Genovesi. Situazioni sgradevoli che limitano la vivibilità alle categorie svantaggiate sono ancora presenti in molti dei 120 Comuni dell'hinterland capitolino. A San Vito Romano, per fare un esempio, «nel breve spazio di viale Piave ci sono ben tre ostacoli: in prossimità dell'ingresso dei giardini comunali, dove non c'è rampa d'accesso, e la pavimentazione del marciapiede - spiega Genovesi - è totalmente sconnessa con le radici di un grosso albero che emergono in superficie, fino alla farmacia, dov'è stata realizzata una rampa la cui pendenza non è a norma». Il Caba da mesi si batte anche contro l'introduzione del ticket di 5 euro nel servizio di trasporto per disabili «Amico Bus». Genovesi ha dunque chiesto alla Provincia di Roma l'esenzione per gli invalidi al 100 per cento o una compartecipazione proporzionale al reddito.

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