Tassisti: regole certe anche per gli Ncc
«È necessario regolamentare il lavoro degli autonoleggiatori che interferiscono con noi tassisti». Così Angelo Mele, vicepresidente dall'associazione degli operatori taxi di Roma Assodemoscoop, spiega i motivi della protesta di oggi all'aeroporto Leonardo da Vinci. Una «autogestione» ad oltranza del servizio per chiedere che le regole siano uguali per tutti: struttura di sosta esterna allo scalo, il cosiddetto «polmone»; tempi di uscita delle vetture sottoposti al controllo dei vigilanti dell'aeroporto per non affollare le corsie riservate davanti ai terminal; pagamento di un euro e venti a chiamata ai vigilanti dell'Adr per potersi mettere in fila e aspettare i clienti. Regole a cui devono sottostare solo gli operatori gli operatori del servizio taxi, che da oggi si tirano su le maniche e decidono di farsi le regole da soli. «Trenta tassisti fuori turno - dice Mele - saranno impegnati nella gestione del flusso di vetture in servizio e percepiranno cinquanta centesimi dai colleghi che si metteranno in fila». I soldi raccolti serviranno per finanziare e mandare avanti la protesta. La scintilla che ha fatto scattare lo «sciopero bianco», così lo chiamano le associazioni aderenti (oltre ad Assodemoscoop, Ucl, Federtaxi, Cisa e Ati ndr) è stata proprio la mancata attuazione di una regolamentazione anche per il servizio di autonoleggio, nonostante gli stessi noleggiatori abbiano già siglato un accordo con l'Enac accettando queste condizioni. Annoso è il contenzioso tra i «tassinari» romani e i cosiddetti Ncc, le auto a noleggio con conducente, per il predominio sui piazzali dello scalo di Fiumicino. «Noi siamo costretti a seguire le normative mentre i "burini" - così chiamano i loro diretti concorrenti - sostano in spazi che non gli spettano e spesso si fingono tassisti per portarci via i clienti». Nonostante sembra che la mobilitazione sia nata per tutelare gli interessi della categoria, le sigle che hanno deciso di non aderire sono di più di quelle che l'hanno organizzata (Ata casartigiani, Cna, Uil trasporti, Uritaxi, Confartigianato, Assartigiani, Fast taxitalia, Uri, Claai taxi, Uti ndr). Anzi, attraverso un comunicato stampa ne denunciato l'irregolarità alla Commissione di Garanzia che ha dato il via libera alle proteste. Secondo loro, l'autogestione creando un danno agli utenti. Il vicepresidente di Assodemoscoop rassicura: «All'ultimo sciopero si è lavorato meglio, con una media di trecento corse in più».