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Siamo i bancomat dei rapinatori Subito più controlli e meno tasse

La protesta dei tabaccai (Foto Gmt)

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Migliaia di bandiere azzurre e bianche della Fit (Federazione Italiana Tabaccai) hanno sventolato ieri mattina in piazza Bocca della Verità dando l'idea di un grande mare in movimento. Erano in cinquemila secondo gli organizzatori e si sono dati appuntamento a Roma, berretto in testa e fischietto, per chiedere più sicurezza, iniziative a difesa della redditività, chiarezza sulle norme di accesso ai giochi, lotta al contrabbando e alla contraffazione. Tutte priorità avvertite dai tabaccai, pronti in caso contrario a iniziative di protesta ad oltranza. Ma forse non serviranno, perché un primo immediato obiettivo la Fit lo ha raggiunto proprio durante la manifestazione: una delegazione è stata ricevuta nel primo pomeriggio da alcuni funzionari dei Monopoli di Stato. Sono comunque tante le problematiche da risolvere per una categoria «vessata», soprattutto, dalla questione sicurezza. Alcuni cartelli portati dai manifestanti contenevano messaggi chiari: «Più controlli, meno balzelli», «Non siamo i bancomat della criminalità». Milioni di euro che circolano nelle tabaccherie, per conto dello Stato, sono un'attrazione irresistibile per la criminalità. «Conosco decine di colleghi che subiscono almeno una rapina l'anno, se non due o tre – racconta Salvatore, che è venuto da Crotone – io ormai ho paura nonostante abbia messo a mie spese un sistema di video sorveglianza costato una fortuna. Se almeno ritornassero i poliziotti di quartiere, che ci facevano sentire più sicuri». Il finanziamento di una legge che prevede la concessione del contributo per i tabaccai contro gli attacchi della criminalità è tra le prime richieste della Fit. «Certo, sarebbe bello anche poter avere un guadagno più alto su una serie di servizi che offriamo ai clienti, come le ricariche o il pagamento dei bolli», sottolinea Rossana, da Livorno. Chi non ha partecipato fisicamente alla manifestazione, ha dimostrato solidarietà ai colleghi abbassando le saracinesche un'ora prima della pausa pranzo.

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