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Sarli è l'eccellenza romana dell'Alta Moda nel mondo

Le scarpe ultrachic indossate da Patrizia Pellegrino

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La Capitale rilancia la sua visibilità attraverso l'arte e la moda. L'occasione per testimoniarlo è stata la consegna (ieri) della Lupa Capitolina allo stilista napoletano Fausto Sarli, da sempre icona della moda romana. All'evento, nella Sala Pietro da Cortona del Palazzo dei Conservatori, ai Musei Capitolini, erano presenti il presidente della XII Commissione Consiliare permanente Turismo e Moda Alessandro Vannini, il sindaco Gianni Alemanno, la presidente Alta Roma Silvia Venturini Fendi, la diva Gina Lollobrigida. E ancora, un parterre ricco di volti celebri e nomi blasonati. Dal principe Carlo Giovannelli a Elsa Martinelli, da Renzo Arbore a Patrizia Pellegrino, Valeria Mangani, donna Assunta Almirante, Carla Fracci e tanti altri. A margine della premiazione, il sindaco Alemanno ha detto di voler «trovare una struttura che, insieme a La Sapienza, possa creare corsi di formazione per gli stilisti e far sorgere nuove realtà produttive, che possano ideare, realizzare e rilanciare la visibilità di Roma come sede dell'alta moda: dobbiamo farlo con le piazze romane, con le trasmissioni televisive, con grandi eventi che possano proiettare la Capitale in tutto il mondo. Piazza di Spagna è un sito storico e tradizionale per la moda, ma noi pensiamo anche ad altri luoghi significativi di Roma, come piazza Navona, che sono scenari naturali per sfilate di moda. Non pensiamo invece a siti archeologici che hanno una loro delicatezza». Alemanno ha poi aggiunto che «Valentino tornerà presto a Roma per fare cose molto importanti». E a chi gli chiedeva se il premio conferito a Sarli fosse la sua risposta all'evento di Valentino che Veltroni ospitò all'Ara Pacis, il sindaco ha sottolineato che «io e Veltroni non ci spartiamo gli stilisti perché la vocazione di Roma per la moda, il turismo e l'arte non appartiene né ad Alemanno né a Veltroni, ma alla città e chiunque fa il sindaco non può non sviluppare tali vocazioni». Ieri, i riflettori erano accesi tutti su Sarli, per Alemanno, «una persona disponibile, priva di retorica e capace di esprimere la forza della moda e la creatività del made in Italy, uno stilista in grado di creare delle vere opere d'arte». E non a caso tra i dipinti della Maddalena di Guido Reni, La Buona Ventura del Caravaggio, o La Sacra Famiglia del Guercino, ecco stagliarsi nella Sala Petronilla la mostra del maestro Sarli (fino al 15 maggio), tra l'abito Fiocco (1995) in seta nera indossato da Carla Bruni, gli infiniti metri di organza bianca per il Cigno Bianco (2010) con effetto calle e il Green Georgette di ispirazione indiana sfoggiato da Liz Taylor nel 1975.

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