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Pedofilia, video choc con un bimbo Blitz della municipale tra i bengalesi

Agenti della Polizia Municipale durante le perquisizioni

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Video-shock con protagonista un bambino di non più di 5 anni obbligato da una donna adulta a consumare un rapporto sessuale e un secondo che mostra una ragazza, nuda, costretta a farsi toccare all'interno di un' autovettura. È quanto hanno scoperto gli agenti della polizia municipale di Roma indagando nell'ambito della comunità del Bangladesh dopo gli arresti, nell'aprile scorso, di due bengalesi, uno di 34 e l'altro di 22 anni, accusati rispettivamente di violenza sessuale e di rapina. LE INDAGINI - Il video era stato scaricato su un telefonino di proprietà del secondo arrestato, che ha però negato di averlo realizzato personalmente ed ha indicato in un altro connazionale il responsabile. Le immagini, impressionanti per il coinvolgimento di un bambino così piccolo, hanno fatto scattare le indagini per scoprire se la produzione dei video nasconde anche un commercio.Il file del video con il bambino abusato, che gira all' interno della comunità bengalese, denominato "il prostituto", potrebbe, secondo gli investigatori della polizia municipale dell'VIII Gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio, essere una sorta di 'promò per offrire prestazioni a sfondo pedofilo. Dall'alba di oggi gli agenti hanno effettuando diverse perquisizioni all'interno di abitazioni, a Roma nella zona di Centocelle e della Garbatella, per individuare i protagonisti delle immagini e gli autori del video che risulta essere stato girato nell'agosto scorso. IL CAPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE - «Nel corso delle perquisizioni e degli accertamenti di questa notte, che vedono coinvolti quaranta bengalesi tra uomini e donne, sono stati trovati 50 cd e fotografie, in molti dei quali si vedono minorenni coinvolti in atti sessuali. Questo fa pensare che la comunità bengalese nella città di Roma abbia al suo interno elementi pericolosi». Lo ha detto il comandante della polizia municipale di Roma dell'VIII Gruppo, Antonio Di Maggio, in merito all'operazione che ha portato alla scoperta di video-choc a sfondo pedopornografico in possesso di alcuni componenti della comunità bengalese a Roma. «Per ora - ha aggiunto Di Maggio - riteniamo che i video fossero destinati a un giro interno alla comunità, ma è da accertare se fossero rivolti anche all'esterno. Una vicenda che sorprende, perchè i bengalesi sono persone miti».

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