Il rinnovamento è partito, con innovazioni strutturali importanti, eppure quanto sta accadendo al porto turistico «Marina di Nettuno» non soddisfa tutti.
Diversii problemi segnalati da una parte dei soci del «Marina di Nettuno» in una lettera inviata a consiglio d'amministrazione e agli altri soci. «Passa il tempo - si legge - ma i problemi aumentano. I posti da 8,50 metri alla diga di sovra flutto sono inagibili durante le mareggiate, un'imboccatura sbagliata convoglia le acque all'interno del porto e procura danni alle strutture, un edificio è sequestrato da quasi un anno dalla Procura della Repubblica di Velletri, i moli dei nuovi bacini crollano, la diga di levante è aperta e ad ogni mareggiata spara sassi sulla banchina sud, la pavimentazione al centro commerciale ha ceduto in più punti e i vecchi piazzali sono senza asfalto da un anno. E tutto questo dopo circa due anni di lavori». Un elenco di problematiche che a ridosso della stagione estiva vanno evidenziate e messe in discussione per arrivare ad una soluzione in grado di accontentare tutti, cercando di ripartire per migliorare ancor più i servizi offerti ai diportisti. Ma il malessere dei soci non si limita a questo. «Il vero problema è il bilancio. Molti soci hanno chiesto quanto abbia realizzato la Marina di Nettuno dalla vendita dei cespiti di nuova realizzazione. Qualcuno lo sa? E quanto sono costate le nuove strutture? Qualcuno conosce l'importo che dobbiamo ancora pagare? Se quanto rappresentato non fosse vero a noi soci il prolungamento della concessione demaniale costerà molto, anche se la cifra non può ancora essere quantificata a causa dei continui danni che si verificano alle strutture. Problemi che purtroppo possono essere risolti solo con esborso di contante nostro». Al centro del contendere quindi, una gestione del bilancio che secondo alcuni sarebbe stata poco oculata, tanto da non riuscire per ora a sbrigare neanche quelli che dovrebbero essere considerati lavori di ordinaria amministrazione. E l'aria si fa pesante, con molti soci ormai sul piede di guerra. «Alla prossima assemblea dei soci verrà richiesto di fare un versamento extra nelle casse della Marina di Nettuno Circolo Nautico Spa, perché la perdita di esercizio ha eroso il capitale sociale. Ma la perdita da quali spese è composta? Perché dobbiamo pagare sempre noi soci gli errori fatti da altri?». E con l'estate alle porte una risposta, in termini di interventi, si rende necessaria, possibilmente in tempi più che rapidi. Cos. Bov.