
«Sedici anni di rapine ma posso raccontarle» Venti colleghi uccisi

Purtroppoper lui, la sua tabaccheria a San Basilio non è la più virtuosa per vendite effettuate, ma per rapine subite: sedici in sedici anni di attività. Una media di tutto rispetto. «Almeno io lo posso raccontare», ci dice, a differenza di altri che sono morti, venti dal '93 ad oggi. Tra i colleghi è un eroe, lo conoscono tutti. Era balzato agli onori della cronaca dopo l'ennesima rapina, nel 2004. Era ferragosto, tra i pochi rimasti in città, in piena estate, c'era quel rapinatore. Fu un attimo. Cappellino in testa, occhiali scuri e un crick in mano il giovane gli intimava con tono deciso di aprire la cassa. Felice quella volta decise di reagire. Si lanciò sul ragazzo, lo disarmò e lo inseguì fino al vicino commissariato riuscendo a farlo arrestare dai poliziotti di turno. Ebbene sì, perché la tabaccheria più rapinata d'Italia è anche quella più vicina al posto di Polizia, solo duecento metri. «Ci vorrebbe un poliziotto in ogni tabaccheria», continua Felice, «neanche il poliziotto di quartiere servirebbe a qualcosa». Il primato nazionale è ancora suo, anche se in questi ultimi anni i ladri lo hanno lasciato in pace. Oggi si difende con telecamere a circuito chiuso e saracinesca blindata, ma la paura resta alta. «Ad ogni faccia nuova che entra, può essere pure il ragazzo più buono del mondo, io sto sempre all'erta».
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