Metro B, resta chiuso l'ascensore di "Bologna"
Metro linea B gioie e dolori per i diversamente abili. La rete sotterranea da Rebibbia a Laurentina ha tutte le stazioni attrezzate per l'accesso ai portatori di handicap, ma alcuni elementi sono al di fuori del tollerabile. A cominciare dalla fermata di piazza Bologna in cui ancora oggi l'ascensore che porta in superficie è bloccato, l'unico «sulla linea B non funzionante - sottolineano da Atac spa - Il fermo è stato causato da infiltrazioni di acqua che ne hanno determinato lo stop nei giorni scorsi. I tecnici sono al lavoro per il ripristino». Risolto il problema alla fermata Policlinico. «L'ascensore - aggiungono da Atac - è in funzione dopo la riparazione avvenuta questa notte». Ma i tecnici non hanno ancora riparato la cancellata che chiude il vano di superficie dell'ascensore. Ritardo inoltre del sistema quando si richiamava la cabina per scendere in metropolitana. Perenni infiltrazioni d'acqua davanti ai primi ascensori livello binari. Ieri, per comprendere la situazione nel resto della linea, è bastato percorrerla tutta e scendere a ogni fermata. Male per i non vedenti nei convogli, ben 25 presi ieri per questo monitoraggio: solo su quattro treni una voce dagli altoparlanti annunciava le fermate. Tutto bene fra Rebibbia e Quintiliani , ma non si davano indicazioni vocali, utili ai non vedenti, sui convogli in arrivo. Alla Stazione Tiburtina si scontano i «lavori in corso»: dei due ascensori verso la superficie, ne funzionava uno solo (raggiungibile da chi è in carrozzina dopo un lungo giro). Le fermate Cavour e Colosseo sono servite da montascale: però le indicazioni per chiamare l'addetto al meccanismo non sono subito percepibili (forse troppo piccole e/o poco intuitive) tanto che nella seconda stazione ieri una famiglia inglese ha affrontato le scale a piedi ripiegando la sedia a rotelle di una nonna che con molta fatica ha affrontato ogni gradino. Sporcizia nei vani elevatori (vere latrine) dentro le stazioni Eur Palasport ed Eur Fermi. Tutto bene alla Stazione Laurentina, eccezion fatta per i servizi igienici automatizzati dietro pagamento di 50 centesimi (come nelle altre fermate): spesso l'erogatore non dava sapone e l'acqua veniva spruzzata con tale violenza da fare quasi un lavaggio anche a pantaloni e scarpe.