È una di quelle notizie che ti fa arrivare subito alle conclusioni: i nomadi sono intoccabili.

Vispieghiamo il perché. Ferrovie dello Stato punirà con provvedimenti disciplinari gli addetti che dal 12 al 21 aprile hannno "schedato" i rom sui treni della linea Fr2, che arriva alla stazione di Salone. Probabilmente quei nomadi viaggiavano gratis sui vagoni, senza il biglietto in tasca, come invece devono avere i comuni romani, cui tocca una bella multa se vengono trovati senza. Forse quei nomadi schedati erano anche gli stessi che scippano i turisti. O sfilano il portafogli ai pendolari, troppo stanchi dopo un giorno di lavoro per accorgersi che uno zingaro li sta fregando. Chissà, forse chi ha usato il modulo per la segnalazione dei rom sul treno aveva anche letto le lamentele delle vittime sui giornali. E magari intendeva solo invitare al rispetto delle regole. E invece ha finito per infrangere la legge. Fatto sta che «si sono conclusi i lavori della Commissione interna d'inchiesta riunitasi il 7 e l'8 maggio» ha fatto sapere ieri in un comunicato Fs. Sono stati individuati i responsabili, «tra i quali non vi sono dirigenti» che hanno predisposto «il modulo e l'azione di monitoraggio intrapresi in assenza di disposizioni da parte della dirigenza e all'insaputa di questa». La morale è che Ferrovie dello Stato «condanna e stigmatizza l'iniziativa». I disobbedienti pagheranno per l'intraprendenza. Subendo provvedimenti disciplinari che sono già stati avviati «anche alla luce di quanto prescritto dal Codice Etico del Gruppo Fs». E i nomadi neanche ringraziano.