Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Due ore e mezza per fare 4 chilometri»

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

.È il tempo per rincasare, usando autobus e metropolitana, occorso a Roberta Sibaud, responsabile della «Tutela delle disabilità» de La Destra e una delle socie fondatrici dell'associazione «Donne per la sicurezza». È lei la disabile che domenica sera è rimasta prigioniera nei sotterranei della metro Piazza Bologna per colpa di un ascensore fuori servizio da tre giorni e dell'assenza di cartelli di informazione. Dopo l'odissea, ieri è stato il giorno dei bilanci, orologio e biglietto Metrebus alla mano. «Intanto c'è da dire che senza il cuore d'oro di un autista Atac avrei impiegato molto di più» premette Ribaud. «Ero alla fermata del 105 a Ponte Casilino, passa la vettura 227 ma aveva la pedana non funzionante. Poi alle 18.30 è passata la vettura 230, anche questa senza pedana. Ma stavolta il conducente è sceso e mi ha caricato sul mezzo pubblico, aiutato da mio fratello». Poi l'arrivo alla fermata Termini. E anche qui la disabile trova il suo angelo custode. «C'erano i lavori - racconta - e ci siamo fermati a parlare con un carabiniere che ha detto a mio fratello: "vada giù a informarsi quale ascensore usare per raggiungere la metropolitana mentre faccio compagnia a sua sorella"». Poi l'arrivo alla fermata piazza Bologna, l'amara sorpresa dell'ascensore bloccato. Dirottata alla fermata Policlinico. Poi il contrordine. "Alt, anche lì c'è l'ascensore fermo (poi riparato in nottata, fa sapere Atac). E finalmente l'approdo a Castro Pretorio e dopo sei a casa. Solo ieri Ribaud ha ripensato a quello che le hanno detto, a proposito degli autobus con le pedane che non funzionano. «Mi è stato riferito - dice - che spesso nelle scatola dei comandi degli autisti, mancano le valvoline, oggetti piccolissimi e che costano pochi centesimi, senza i quali però non funzionano le pedane. E senza pedane il disabile carrozzato resta a terra, e deve aspettare il mezzo successivo, sperando che il prossimo sia quello buono». Il problema delle «valvoline» non è di poco conto. Perché senza queste, o se sono fulminate, la pedana non funziona. «Su questo argomento bisogna indagare - conclude Ribaud - le valvole da sole non possono fuggire».

Dai blog