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Pestata la segretaria del senatore

Polizia

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Tornava a casa. Si è sentita colpire alle spalle. Si è voltata e davanti a lei c'era un uomo alto, vestito di nero, che ha tentato di rapinarla. Lei ha reagito, s'è aggrappata alla borsetta con tutta la forza che aveva. Per tutta risposta, è stata pestata a sangue. L'episodio ha richiamato l'attenzione della Squadra mobile e della Digos. Sì, perché la vittima è una stretta collaboratrice di un sottosegretario e, quindi, inizialmente non è stata esclusa la pista «politica». L'ipotesi investigativa, però, è stata smentita dal racconto della donna, S.A., 47 anni, abitante in piazza Gentile da Fabriano, al Flaminio. Manca una manciata di minuti alla mezzanotte quando la donna, che è impiegata alle dipendenze del sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli, sta facendo rientro nella sua abitazione. Prima, però, si ferma a un bancomat e ritira una certa quantità di contante. Il malvivente è lì, appostato nell'ombra. Finita l'operazione di prelievo, S.A. si dirige verso casa. Non si accorge dell'uomo che la segue. Mentre si trova nel vialetto d'ingresso, lui scavalca agilmente il cancello e la raggiunge. La donna viene colpita alle spalle. Poi lo sconosciuto tenta di impadronirsi della sua borsa. Ma lei non molla. «Dammela!», urla lui. S.A. resiste ancora e, a questo punto, viene raggiunta da una gragnuola di pugni. Uno le spacca il naso. Il pestaggio, tuttavia, non le impedisce di continuare a opporsi alla rapina. Il «bandito nero», scoraggiato, desiste. L'uomo, probabilmente un italiano, si dà alla fuga scavalcando di nuovo la cancellata del palazzo e, infine, scompare nel buio. S.A. chiama il 113 e sul posto intervengono gli agenti del commissariato Villa Glori diretti da Giuseppe Rubino. Trasportata in ambulanza al policlinico Umberto I, la donna viene ricoverata con trenta giorni di prognosi per fratture al setto nasale e contusioni in varie parti del corpo. Della vicenda, considerato il rapporto di collaborazione professionale con il ministero del Lavoro, sono state interessate anche Mobile e Digos. Ma il racconto della donna avrebbe fatto scartare quasi subito l'ipotesi dell'aggressione a sfondo politico. S.A. dal 2008 è collaboratrice del ministero del Lavoro come esperta delle problematiche relative agli interventi occupazionali, ai processi di formazione professionale e all'inserimento nel mercato.

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