Gli snob della Capitale in stile british
seguedalla prima Una volta si metteva tutto in un sacchetto di plastica, una maxi tovaglia arrotolata sotto il braccio, piatti, bicchieri e tovaglioli di carta, sdraio pronto all'uso, e ovviamente un menù per niente light. Le cose però son cambiate. Ora va il "picnic chic" dove per chic si intende avere tutto l'occorrente trendy per andare a mangiare su un prato. Non solo. Anche il menù viene organizzato in modo per niente casuale. Anzi. Curando tutto nel dettaglio e spaziando addirittura tra i piatti internazionali. E così, largo a muffin, quiche salate, cous cous, formaggi francesi, pancake americani. Cestini super curati (con tanto di radiolina e porta pattumiera), borse termiche coordinate, e per finire grandi set di ciotole e ciotoline rigorosamente "made in England". Viste le ultime tendenze, oggi sul mercato è possibile davvero trovare di tutto, tutto ciò che occorre per fare davvero una scampagnata divertente sì, ma anche raffinata ed elegante. Magari scegliendo come luogo del rito uno dei parchi meravigliosi della Capitale, dove è possibile stendersi e mangiare accanto ad un laghetto, al cospetto di un panorama mozzafiato. A Roma, in alcuni parchi (vedi il bistrot di Villa Pamphili), c'è anche la possibilità di avere dei cestini già pronti per fare il picnic, scegliendo tra il menù lazio doc, quello greco, e quello per i bimbi. Organizzare un "picnic cool" ("figo" in gergo giovanile) è diventato semplice. Basta andare nei negozi di articoli per la casa et voilà. Si trova di tutto, persino l'anti insetti e la retina per proteggere i piatti dalle mosche. Si comincia dal cestino, sempre più raffinato ed elegante. Ce ne sono di tante misure, e in svariati materiali. Classico è quello in vimini, ma si trova anche in plastica e in tessuto. Per quelli che amano le comidità, esistono gli zaini da picnic. Con tasche multi uso, e porta bibite termico. Stop alle tovaglie plastificate. Nei cestini moderni vanno solo i coordinati di tovaglia e tovaglioli (se ne trovano anche in lino e fiandra), facili da utilizzare ma al tempo stesso ricercati e colorati. E poi, posate, coltello e tagliere, apribottiglia, sacchetti di plastica per raccogliere la spazzatura, porta stuzzicadenti. E i bicchieri, grandi per l'acqua e flute per il vino. Tutto va accompagnato con un menù adeguato: piatti biologici e gustosi, evitando di esagerare con i grassi. Spazio a plumcake (di gran moda quello con fichi e pomodori), pizza bianca romana, muffin salati al bacon. E ancora sformato di riso o insalata di cous cous con la menta. Largo anche ai tortini di verdure, la frittata di patate e spinaci, le polpette di melanzane al curry, quiche lorraine e il polpettone alla ricotta. Dulcis in fundo, le torte (meglio se crostate) e la frutta a volontà. Indispensabili le salviettine per le mani (meglio se igienizzate) e il porta posate e bicchieri da lavare, pronti da mettere in lavastoviglie. Infine, l'ultima regola per un picnic davvero chic: la musica. Da avere sul proprio plaid da scampagnata o con delle radioline incorporate nei cestini o, meglio, portando il proprio iPod. Non si disturba il vicino di tovaglia. Volume rigorosamente basso. Musica leggera e classica. Très chic. Giancarla Rondinelli