Elio Toaff compie 95 anni.

Èl'uomo che ha traghettato un'intera Comunità, ricompattandola e consolandola, oltre il tunnel della Shoah. Oltre i momenti più bui, come l'attentato al Tempio Maggiore del 9 ottobre 1982 in cui morì il piccolo Stefano Gay Taché. Gli italiani, tutti, lo ricordano per la storica visita di Papa Giovanni Paolo II. Il mondo delle istituzioni, da Pertini a Ciampi, lo ricorda per il grande lavoro diplomatico. Toaff è un secolo di vita ebraica in Italia che cammina per le strade dell'antico ghetto romano. È anche per questo che è nata la Fondazione Elio Toaff per la Cultura Ebraica. E il suo presidente, Ermanno Tedeschi, ha organizzato per i 95 anni del rabbino capo emerito una grande festa. Il 3 maggio verrà ufficialmente presentata la Fondazione in suo onore in una serata di gala all'Hotel Hilton. Una mostra che racconta la storia di Toaff, dall'esperienza partigiana all'amicizia con Wojtyla, sarà allestita al Museo Ebraico. Sarà presentato un documentario sulla sua vita. E un libro, curato da Anna Foa, sarà il tributo al suo lavoro spirituale e politico e conterrà scritti di Riccardo Di Segni, Alain Elkann, Andrea Riccardi, Riccardo Pacifici e altri illustri autori. Ci sarà anche la commovente testimonianza dello stesso Ermanno Tedeschi che in questi giorni si sta recando spesso in casa del «professore», come lo chiama lui. Anche oggi busserà alla sua porta per augurargli buon 95° compleanno».