Valentina Conti Roma scrive al suo Sindaco.
Dueanni esatti ieri da quel fatidico lunedì 28 Aprile 2008. Il giorno che ha segnato l'elezione di Gianni Alemanno a sindaco. A distanza di tempo, nei commenti dei romani sul blog ufficiale del Primo cittadino c'è tutto l'apprezzamento per le politiche che il Campidoglio ha intrapreso in questi due anni di lavoro e confronti serrati, ma ci sono anche lamentele, per evidenziare ciò che ancora non è stato partorito e chiedere maggiore incisività su tematiche fondamentali. L'argomento casa è in pole position nella scala delle questioni su cui ci si aspetta ulteriore concretezza. Seguono il problema rom, l'occupazione e il traffico. «Caro sindaco, l'assessorato alla Casa del Comune non potrebbe occuparsi delle 1.800 famiglie del quartiere Magliana? Abbiamo da tempo un problema abitazione che nasce dalla mancata vendita delle case degli Enti Pubblici», scrive un cittadino che si firma Aurim. Sono tanti i romani che cercano un filo diretto con Alemanno, anche solo per lasciare un suggerimento (pure politico). C'è di tutto: sfogo, curiosità, elogio, perplessità, speranza. Un mix di sentimenti. Ma soprattutto tanta fiducia. In quel cambiamento che è iniziato e ha ancora tanta strada da percorrere. Preoccupazioni esprimono i romani per alcuni sgomberi di centri sociali non ancora avvenuti; si complimentano per le iniziative di solidarietà verso le popolazioni de L'Aquila. Piacciono i progetti culturali. Ma è in tema sicurezza che si pretende senza mezzi termini il pugno di ferro, soprattutto sui campi nomadi: la maggior parte dei cittadini, anche a sentire i commenti registrati sui siti di molti comitati di quartiere, non vogliono risposte aleatorie in materia. Pretendono gli sgomberi. Parole d'ordine: chiarezza e tolleranza zero, pure sui lavavetri e nuove presenze ai semafori. «Sindaco, lei si era espresso per l'allontanamento dei nomadi da Roma, ma sono stati chiusi due grandi campi per aprirne 12 o 13 più piccoli dotati di tutti i servizi. Chi paga?», chiede un altro cittadino sul blog. «E perché queste persone devono essere integrate a forza e poi, per invogliarle a restare, promettiamo loro la cittadinanza italiana, anche se non richiesta?». Si reclama più attenzione all'ambiente, soprattutto per l'inquinamento acustico. Per il decoro, critiche all'Ama. I pendolari espongono problemi ancora insoluti. Renato, «un ammiratore 18enne», chiede, invece, se «in un futuro non troppo lontano» sia possibile «progettare un'ulteriore metro per collegare Roma Nord-est al centro». Mentre, Antonio De Rinaldi si congratula: «Il Parco della Caffarella è straordinario. Si potrebbe immaginare un Osservatorio sui Parchi di Roma Capitale». Il Sindaco si annota tutto e poi risponde in video. Va avanti il cambiamento e Roma spera.