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Buontempo scivola sul Serpentone

Il serpentone, simbole del quartiere Corviale

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Corviale, un Serpentone di polemiche nate da «un sogno» del neoassessore alle Politiche abitative della Giunta Polverini. Teodoro Buontempo l'altro ieri ha dichiarato di voler demolire il «casermone» lungo un chilometro e diventato simbolo di un quartiere degradato ma al tempo stesso di belle speranze. La richiesta e il «sì» del Campidoglio di entrare nel circo dei Giochi olimpici del 2020 ne è la prova. L'uscita di Buontempo ha scatenato la reazione scomposta del presidente del XV Municipio Gianni Paris: «Il nostro scopo, ora, è demolire la Giunta Polverini» con tutti i suoi assessori, Buontempo in testa. Parole seguite dalle più morbide dichiarazioni del coordinatore di «Corviale domani-Distretto d'arte, cultura e sport» Pino Galeota contenute in una lettera inviata all'assessore: «Questa comunità si batte da anni con le Associazioni degli inquilini che abitano nel Chilometro, per riqualificarlo. Su questo c'è una proposta pronta, da attuare, di 23 milioni di euro inseriti nel Bilancio regionale dalle precedenti giunte. Prima di «buttarla all'aria sarebbe utile che se ne verificasse la congruità ed eventualmente poi si decidesse il da farsi sapendo che altre consiliature passeranno prima che il suo sogno eventualmente si avveri».  Il Serpentone più che un sogno è un chiodo fisso di Alleanza Nazionale tanto che lo stesso Alemanno ne ipotizzò due anni fa, durante la sua campagna elettorale, la demolizione. Il deputato del Pdl Marco Marsilio lo ricorda bene in un virgolettato. Ma l'idea rispolverata da Buontempo non rimanda solo a ipotesi e proposte della passata Giunta. Lo scempio urbanistico rappresentato dal serpentone è da sempre nel mirino dei politici. Non si tratta però solo di pessima architettura. In un Chilometro di tramezzi abitano tante famiglie il cui voto non incide solo su risultati elettorali a livello Municipale. Così tante da rendere la demolizione e la ricostruzione di quel palazzo-quartiere una sfida biblica. Fare quindi annunci di questo tipo a poche ore dalla nomina ad assessore è prematuro e azzardato. Buontempo può chiedere consiglio al suo predecessore Mario Di Carlo che in questo ultimo anno ha tentato di dare il «La» alla riqualificazione dei quartiere ex-abusivi e più degradati nell'ambito del Piano Casa regionale. Ma è andata come è andata, proprio perché per demolire è necessario avere strutture ricettive temporanee dove accogliere i residenti. E accoglierne per qualche anno 15mila - tanti abitano nel Serpentone - è una missione che si può tentare, sì, ma senza spot.

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