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Il retroscena

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.Palazzo Chigi starebbe pensando a un provvedimento per sanare le ordinanze commissariali emenate derogando alle procedure ordinarie qualora l'iter per la concessione delle sanatorie dovesse dare esito negativo. Il Campidoglio ha avviato la procedura nell'ottobre scorso e dovrebbe concluderla a giugno, quasi un anno dopo la kermesse iridata. Per il momento quella del decreto legge è soltanto un'ipotesi, ma piuttosto concreta. La norma, infatti, era già contenuta nel decreto milleproroghe, sul quale venne posta la fiducia. Poi fu eliminata per motivi di opportunità e il milleproroghe approvato poco prima il deflagrare dell'inchiesta sul G8 e gli altri grande eventi che ha investito il sottosegretario Guido Bertolaso e il presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci. Ora quella norma potrebbe essere ripresa in considerazione ed emanata sotto forma di decreto legge se l'iter del Campidoglio dovesse dare esito negativo. Il principio ispiratore sarebbe quello di salvaguardare i diritti dei privati in buona fede e, conseguentemente, evitare che la magistratura sequestri i circoli nell'ambito dell'inchiesta per abuso edilizio. «Abbiamo preso l'impegno con la Procura a provvedere a concedere la sanatoria, ma solo nei casi in cui essa è dovuta - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Marco Corsini - Dal nostro impegno è scaturito il dissequestro degli impianti. L'iter per la concessione delle sanatorie sta andando avanti nei tempi previsti e il nostro impegno resta». È chiaro che non si tratta di una cambiale in bianco, precisa Corsini: «Concederemo la sanatoria, ma solo a chi ne ha fatto richiesta e ha i titoli per averne diritto. In caso di documentazione carente non provvederemo». Nello specifico e in estrema sintesi, secondo la tesi accusatoria del pubblici ministeri Sergio Colaiocco e Delia Cardia, il commissario straordinario per i Mondiali Claudio Rinaldi non aveva i poteri per derogare alle procedure ordinarie e di sostituirsi al Comune di Roma concedendo con propri atti il potere di costruire ai privati. «Il punto è proprio questo - spiega ancora Corsini - Il Comune doveva esprimere il proprio consenso con atti deliberativi e nel luglio scorso ha emanato un'apposita delibera per derogare alle norme edilizie e sanare la situazione. Non c'era altro da fare: i Mondiali erano alle porte e i lavori nei circoli già ultimati. Ma quella delibera non sana le variazioni al piano regolatore né rappresenta un permesso a costruire, che ancora manca. D'intesa con la Procura e nell'interesse generale ora stiamo provvedendo a concedere la sanatoria in tutti i casi in cui sia possibile e ne sia stata fatta richiesta».

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