Spazzini al lavoro: bucavano le gomme

«Le auto creavano intralcio al nostro lavoro, anche se erano parcheggiate nelle strisce bianche». Coi poliziotti che li hanno denunciati si sono giustificati così due operatori ecologici che bucavano le gomme delle auto in sosta davanti alla clinica Ars Medica, a Vigna Stelluti. I due - C.C., italiano, 34 anni e T.V.R., romeno, di 35 - incensurati, dipendenti di una cooperativa che ha in appalto dall'Ama il servizio di raccolta dei cartoni, sono stati immortalati dalla telecamera della clinica, orientata dalla polizia del commissariato Ponte Milvio sul marciapiede davanti, dove sono sistemati due cassonetti accanto ai quali vengono ammonticchiate le balle di cartoni. Due settimane fa il dirigente di Ponte Milvio, Riccardo Bonocore, riceve le denunce di dipendenti e pazienti della residenza sanitaria: hanno trovato le vetture con le ruote forate e in alcuni casi anche la carrozzeria rigata. Gli investigatori si attivano. Nel parking della clinica già ci sono delle telecamere di sorveglianza. Ma l'obiettivo guarda sulle vetture nel parcheggio. I poliziotti cambiano l'orientamento. Puntano l'occhio elettronico sul marciapiede, esattamente davanti ai due cassonetti dove vengono adagiati i cartoni e dove i due arrivano con il camioncino, scendono e vanno a raccoglierli per poi gettarli nel cassone. I poliziotti immaginavano che si sarebbero trovati davanti a dei teppistelli. Invece no. Le telecamere riprendono scene di tutt'altro genere. I due arrivano col camioncino, si fermano davanti ai cassonetti. Prima e dopo sono regolarmente parcheggiate le auto. Scendono, prendono i cartoni e mentre tornano al camioncino avviene la "bucata". Coi rifiuti in mano, l'operatore italiano si accuccia accanto a una gomma anteriore della macchina e la buca col punteruolo, mentre il secondo gli passa accanto con altre balle che in questo modo fanno da paravento. La scena si ripete una seconda volta. Ad agire col punteruolo è sempre il romeno, stavolta sulla ruote posteriore. Poi se ne vanno. L'Ama collabora con gli investigatori. Si risale al turno in servizio in quella zona, a quella data ora, e si arriva alla identificazione dei due. L'altro ieri la denuncia. Davanti ai poliziotti i due provano a giustificarsi. «Le auto creavano intralcio al nostro lavoro - dicono - anche se erano parcheggiate nelle strisce bianche. Per prendere i cartoni - hanno spiegato - sbattevamo o un braccio o un ginocchio, insomma troppo poco spazio tra il parcheggio e i cassonetti». L'Azienda comunale per l'ambiente ha aperto una indagine interna, parallella a quella della polizia: ora si valuteranno i provvedimenti disciplinari.